Se Senigallia riceve la visita del premier Matteo Renzi e del capo della Protezione civile Franco Gabrielli, e pur fra le polemiche su preallarmi e soccorsi, e’ di nuovo ‘connessa’ con il mondo grazie al ripristino delle utenze elettriche e delle comunicazioni telefoniche, il resto delle Marche affronta la propria alluvione ‘minore’. Frane, smottamenti, allagamenti di abitazioni, negozi e fabbriche si registrano anche ad Ascoli Piceno, Sant’Elpidio a Mare, Mogliano, Passatempo di Osimo, Pesaro, Urbino. A Senigallia i centri di accoglienza resteranno aperti anche questa notte, per decisione della Protezione civile e del sindaco Maurizio Mangialardi.
Scuole chiuse anche domani e martedi’, mentre comincia la conta dei danni per la richiesta dello stato di emergenza e di calamita’, che i ministri dell’ Ambiente Galletti e dell’Agricoltura Martina valuteranno con il governatore Gian Mario Spacca in un sopralluogo previsto per sabato prossimo. In citta’, acqua e fango portati dal Misa invadono ancora capannoni, hotel e ristoranti, e per i 180 vigili del fuoco inviati sul posto da cinque regioni comincia ora il lavoro piu’ complicato: prosciugare i locali prima che il fango si solidifichi. La citta’ piange i due morti di questo flagello, due anziani di 82 e 86 anni, il primo, Aldo Cicetti, recuperato stamani cadavere dai pompieri vicino a una catasta di legno a pochi metri da casa: il luogo in cui il figlio l’aveva visto scivolare nell’acqua nonostante un tentativo di salvataggio da parte di un ragazzo in canoa.
Tutti in salvo invece i pazienti della clinica villa Silvia, in viale Anita Garibaldi, dopo la criticita’ di ieri con il fango che ha distrutto attrezzature e locali, costringendo i malati a ripararsi nei piani superiori. Oltre ai volontari di protezione civile, ai vigili del fuoco, ai pompieri, nel Senigalliese operano con turni raddoppiati anche polizia e carabinieri, che tentano di scongiurare tentativi di sciacallaggio nelle case abbandonate. Una gran paura ha provocato in nottata a Sant’Elpidio a mare il cedimento del ponte Zallocco, che per fortuna non ha travolto auto in transito, mentre a Trisungo di Ascoli Piceno un’enorme frana staccatasi oggi dalla montagna ostruisce la Statale Salaria, con deviazioni del traffico obbligatorie. Terrore anche a Passatamento di Osimo, dove una decina di famiglie e’ stata svegliata nel sonno dall’arrivo di una massa di acqua e detriti entrata nelle loro camere. Anche qui un miracolo: nessun ferito. ”Danni per milioni”, soprattutto alla viabilita’, li segnala il presidente della Provincia di Pesaro Urbino Matteo Ricci, alle prese con frane e smottamenti mossi dalla tracimazione degli affluenti del Foglia. A Urbino nelle frazioni di Pieve di Cagna e Gadana ci sono ancora delle famiglie isolate, una con un bambino. Raggiunte al telefono dalla Protezione civile hanno detto che non vogliono trasferirsi altrove. La stagione balneare e’ alle porte, ma a Porto Recanati il mare ha ghermito un intero chalet, il Palm Beach di Scossicci.