I danni causati delle devastanti alluvioni in Serbia potrebbero facilmente superare il miliardo di euro. Lo ha detto oggi a “Nova” l’ambasciatore serbo a Roma, Ana Hrustanovic, a margine convegno “Perche’ e’ importante stare nell’Unione europea? Italia e Serbia – passato, presente e futuro di un’amicizia” tenuto oggi presso la sala Aldo Moro di Palazzo Montecitorio. “Ho avuto ieri un fruttuoso incontro con la presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e abbiamo parlato della situazione nei Balcani occidentali. Il Friuli e’ in una regione tradizionalmente importante per noi anche per il fatto che c’e’ una grande comunita’ serba. Ci hanno messo a disposizione dei volontari e dei macchinari che potrebbero andare nelle colpite da questa catastrofe”, ha detto la Hrustanovic. “Anche se e’ ancora presto, i nostri dati dicono che i danni supereranno lo 0,64 per cento del Pil, una cifra che potrebbe facilmente ammontare a 1 miliardo di euro solo in Serbia”, ha detto ancora la rappresentante diplomatica serba a Roma. “Contiamo sull’aiuto di tutti. C’e’ bisogno di una solidarieta’ europea. Parlo a nome della Serbia, ma anche della vicina Bosnia e della Croazia”, ha proseguito l’ambasciatore. “Uno degli scopi principali del governo della Repubblica di Serbia e’ sicuramente la politica regionale. Questa catastrofe ha fatto vedere all’Europa e al mondo interno quanto stia crescendo la cooperazione e la solidarieta’ innanzitutto tra i paesi della regione”, ha concluso la Hrustanovic.
In questi giorni di eventi catastrofici che hanno colpito laSerbia “stiamo vedendo in prima persona cosa significano i valori europei di solidarieta'”. Lo ha detto oggi l’ambasciatore della Repubblica di Serbia a Roma, Ana Hrustanovic, al convegno “Perche’ e’ importante stare nell’Unione europea? Italia eSerbia – passato, presente e futuro di un’amicizia” tenuto oggi presso la sala Aldo Moro di Palazzo Montecitorio. “Ringrazio il governo italiano e il ministero degli Esteri che hanno da subito saputo rivolgere aiuti alla Serbia. Sfrutto questo momento per dirvi ci sono piu’ di 22 morti, oltre 30 mila sfollati, tremila strade interrotte o distrutte: tutto il paese e’ praticamente sott’acqua”, ha detto la Hrustanovic, sottolineando che secondo una prima stima i danni superano lo 0,64 per cento del prodotto interno lordo serbo. “Si tratta di una cifra enorme e spero che il Fondo europeo di solidarieta’ sapra’ aiutarci”. Le informazione su come aiutare le popolazioni colpite dalle alluvioni si possono trovare sul sito dell’ambasciata “www.roma.mfa.gov.rs”.
Il premier serbo Vucic ha precisato che la ricostruzione nel paese avverra’ in 4 fasi. La prima, ha spiegato, e’ dedicata al sistema dell’energia elettrica, la seconda alle infrastrutture stradali, la terza ai danni alle case e altri edifici, la quarta allo sviluppo economico. Il danno maggiore accertato finora e’ al sistema dell’energia elettrica, che ammontera’ a diverse centinaia di milioni di euro. Solo l’Ente statale per l’energia elettrica (Eps) secondo Vucic avra’ danni per almeno 200 milioni di euro. In termini di corrente elettrica, ha inoltre aggiunto, le perdite sono attualmente fra i 500 mila e il milione di euro al giorno. Si sta tentando al momento di riavviare la produzione almeno fino al 20-25 per cento, anche se permane il problema del rifornimento di carbone dal bacino minerario di Kolubara. Le infrastrutture stradali, ha poi precisato il premier, hanno subito danni maggiori rispetto alla rete ferroviaria e nei prossimi giorni dovrebbe partire la ricostruzione delle strade. Al piu’ presto, infine, si procedera’ con la ricostruzione delle abitazioni, innanzitutto per “quelli che sono rimasti senza un tetto sulla testa”. Questa operazione, ha aggiunto il premier, secondo le intenzioni del governo dovrebbe essere completata nell’arco di due-tre mesi.