In questi giorni di eventi catastrofici che hanno colpito laSerbia “stiamo vedendo in prima persona cosa significano i valori europei di solidarieta'”. Lo ha detto oggi l’ambasciatore della Repubblica di Serbia a Roma, Ana Hrustanovic, al convegno “Perche’ e’ importante stare nell’Unione europea? Italia eSerbia – passato, presente e futuro di un’amicizia” tenuto oggi presso la sala Aldo Moro di Palazzo Montecitorio. “Ringrazio il governo italiano e il ministero degli Esteri che hanno da subito saputo rivolgere aiuti alla Serbia. Sfrutto questo momento per dirvi ci sono piu’ di 22 morti, oltre 30 mila sfollati, tremila strade interrotte o distrutte: tutto il paese e’ praticamente sott’acqua”, ha detto la Hrustanovic, sottolineando che secondo una prima stima i danni superano lo 0,64 per cento del prodotto interno lordo serbo. “Si tratta di una cifra enorme e spero che il Fondo europeo di solidarieta’ sapra’ aiutarci”. Le informazione su come aiutare le popolazioni colpite dalle alluvioni si possono trovare sul sito dell’ambasciata “www.roma.mfa.gov.rs”.
Il premier serbo Vucic ha precisato che la ricostruzione nel paese avverra’ in 4 fasi. La prima, ha spiegato, e’ dedicata al sistema dell’energia elettrica, la seconda alle infrastrutture stradali, la terza ai danni alle case e altri edifici, la quarta allo sviluppo economico. Il danno maggiore accertato finora e’ al sistema dell’energia elettrica, che ammontera’ a diverse centinaia di milioni di euro. Solo l’Ente statale per l’energia elettrica (Eps) secondo Vucic avra’ danni per almeno 200 milioni di euro. In termini di corrente elettrica, ha inoltre aggiunto, le perdite sono attualmente fra i 500 mila e il milione di euro al giorno. Si sta tentando al momento di riavviare la produzione almeno fino al 20-25 per cento, anche se permane il problema del rifornimento di carbone dal bacino minerario di Kolubara. Le infrastrutture stradali, ha poi precisato il premier, hanno subito danni maggiori rispetto alla rete ferroviaria e nei prossimi giorni dovrebbe partire la ricostruzione delle strade. Al piu’ presto, infine, si procedera’ con la ricostruzione delle abitazioni, innanzitutto per “quelli che sono rimasti senza un tetto sulla testa”. Questa operazione, ha aggiunto il premier, secondo le intenzioni del governo dovrebbe essere completata nell’arco di due-tre mesi.