Nonostante 53 milioni di ettari di foresta amazzonica nel solo Brasile siano protetti, ogni minuto viene bruciata o tagliata una superficie di foresta grande quanto tre campi e mezzo di calcio, oltre un milione e mezzo di ettari l’anno. Risultato: negli ultimi 50 anni ha perso quasi un quinto della sua superficie. Nel tentativo di salvare la foresta amazzonica, oggi il Wwf firma con il governo del Brasile e una serie di altri partner un accordo per un finanziamento pari a 215 milioni di dollari per i prossimi 25 anni a sostegno del sistema Arpa. Il sistema Arpa e’ la piu’ grande rete esistente di aree protette per le foreste tropicali, avviata dal Governo brasiliano con l’appoggio del Wwf, che ha l’obiettivo di passare dagli attuali 53 milioni di ettari di aree protette a 60 milioni, un’area equivalente alla Spagna, per abbracciare l’Amazzonia e proteggerla dalla deforestazione. Il progetto, lanciato nel 2002, ha gia’ consentito di realizzare il piu’ grande parco nazionale esistente in ambiente di foresta tropicale al mondo, il parco di Tumucumaque Mountains di oltre 38.000 kmq che raggiungono gli oltre 59.000 con il parco confinante della Guiana Amazon park della Guyana francese. Il sistema Arpa e’ uno dei piu’ grossi risultati ottenuti dall’associazione ambientalista per l’Amazzonia insieme al progetto di creazione di un Corridoio Naturale nel cuore della foresta amazzonica lungo il bacino del fiume Putumayo, tra Colombia, Ecuador e Peru’ su cui anche il WWF Italia sta collaborando. In occasione della Giornata mondiale della biodiversita’ indetta dall’Onu per il 22 maggio, il Wwf fa appello a tutti perche’ sostengano la sua inziativa a favore dell’Amazzonia. Grazie ai suoi sostenitori, ha gia’ raccolto oltre 60.000 sms con campagna “Amazzonia oasi del mondo”, lanciata in occasione della GiornataOasi che si e’ conclusa il 18 maggio. Ora chiede l’aiuto di tutti su www.wwf.it/amazzonia per proseguire il lavoro della Living Amazon Initiative, l’iniziativa per l’Amazzonia che ha lo scopo di combattere la deforestazione puntando all’ambizioso obiettivo di ”zero deforestazione netta”, proteggere il complicato e prezioso sistema di acque dolci intervenendo affinche’ le infrastrutture idrologiche e in particolare le dighe adottino criteri di sostenibilita’ e rispettino le caratteristiche ecologiche del territorio e i diritti delle comunita’ locali; aumentare la superficie protetta coinvolgendo in questa missione le comunita’ locali e le popolazioni indigene promuovendo anche sistemi di utilizzo sostenibile delle risorse naturali.