Nella giornata di ieri, 28 Maggio 2014, una notevole quantità di fumo è stata espulsa dal Duvalo, l’ultimo vulcano attivo ormai estinto nei balcani. Si tratta del primo evento simile nella storia recente e gli esperti ritengono che il motivo sia da imputare alle recenti piogge torrenziali e a una maggiore attivià sismica nella regione. Situata vicino al villaggio di Ksel, nei pressi di Ohrid in Macedonia, dove vivono 600 anime, la superficie geotermica attiva rilascia periodicamente anidride carbonica gassosa e idrogeno solforato, limitandosi al suo piccolo cratere che ogni anno uccide decine di animali a causa delle esalazioni. Con un diametro di 0,5 metri e una profondità di 30 centimetri, il Duvalo somiglia ad un cratere in miniatura. Esso rappresenta l’ultima traccia significativa di una precedente attività vulcanica ormai quasi estinta, che secondo ricostruzioni certe, veniva utilizzata durante l’impero ottomano per l’estrazione dello zolfo. Anche oggi questa collinetta viene raggiunta da varie persone affette da malattie della pelle che trovano sollievo appplicando sul corpo una miscela di zolfo e fango vulcanico. Tuttavia, l’insostenibile odore può causare il soffocamento qualora ci si soffermi per qualche decina di minuti. Allertate le squadre di emergenza che ne stanno monitorando costantemente l’attività.
