Il tanto temuto Big One potrebbe non arrivare mai in California, ma non c’e’ ugualmente da stare allegri. L’alternativa, secondo uno studio del Geological Survey statunitense (USGS) e’ una serie di terremoti non devastanti, ma nondimeno forti e per di piu’ a breve distanza l’uno dall’altro. Utilizzando le datazioni al radiocarbonio e analizzando vari materiali, l’equipe di ricerca e’ riuscita a scavare nella storia passata dei terremoti nella Bay Area fino addirittura al 1600. E’ stata così scoperta una sequenza di grandi sismi di cui non si aveva notizia (le prime testimonianze scritte di terremoti risalivano a 1776). Si pensa che si stia aprendo una fase analoga a partire dall’ultimo forte terremoto californiano, quello di Loma Prieta nel 1989, che ha registrato una magnitudo di 6.9. Insomma quello che attende la California non sarebbe un sisma devastante paragonabile a quello che ha distrutto San Francisco alle 5.12 del 18 aprile d
el 1906 con una magnitudo di 7.9, ma una serie di terremoti di magnitudine leggermente inferiore. Sarebbero relativamente vicini l’uno all’altro nel tempo e quindi “potenzialmente piu’ pericolosi” dello stesso Big One. La ricerca su quanto avvenuto nei secoli passati e’ importante perche’ i terremoti si verificano sulla base di cicli: la pressione delle placche tettoniche aumenta fino a quando ad un certo punto la deformazione della roccia arriva al livello critico di resistenza e produce un terremoto. Si ha poi un periodo di quiete finche’ la pressione – rilasciata durante il sisma – non ricomincia ad aumentare, continuando il ciclo. Un effetto positivo del terremoto del 1906 e’ stato il rilascio di una grande quantita’ di pressione sismica che ha “prodotto” una relativa calma per tutto il secolo successivo. L’equipe dell’USGS ha pertanto concluso che ci sono due modi con cui si concretizza la pressione sulle faglie: un terremoto gigantesco, come quello del 1906 o una seria di terremoti minori, come avvenuto lungo il 18/o secolo e come potrebbe avvenire nell’immediato futuro; in particolare vi e’ il 63 per cento di probabilita’ di un terremoto di 6.7 gradi o di poco superiore nei prossimi 30 anni.
