Cambiamenti climatici visibili dallo spazio: il messaggio di Charles Bolden, capo della NASA

MeteoWeb

earth-day-image-2013-13Gli effetti dei cambiamenti climatici sulla Terra si vedono dallo spazio. E’ quanto annuncia il capo della NASA, Charles Bolden. Il commento, rilasciato sul suo blog, ha seguito il terzo rapporto sul clima della Casa Bianca, secondo il quale le conseguenze del cambiamento climatico indotto dall’uomo si tradurranno in più eventi meteorologici estremi. Alcuni di questi saranno più favorevoli allo sviluppo di incendi e inondazioni costiere. “Possiamo già vedere gli effetti dei cambiamenti climatici in tutto il mondo, soprattutto attraverso la lente dei nostri satelliti“, spiega Bolden. “Le osservazioni combinate con l’incredibile flotta di satelliti di osservazione di cui disponiamo, ci aiutano a capire cosa sta accadendo a livello globale, specie in termini di riduzione dei ghiacci polari, estremi di precipitazioni, variazioni termiche, innalzamento del livello dei mari e degli ecosistemi forestali“. Bolden ha inoltre dichiarato che l’agenzia spaziale ha grandi progetti nel 2014 per affrontare concretamente tale pericolo. “Saranno lanciate 5 missioni nello spazio per rispondere ad alcune delle criticità che affliggono il nostro pianeta oggi e in futuro“, si legge sul blog. Già nel mese di Febbraio la NASA, in collaborazione con l’agenzia spaziale giapponese, ha lanciato un osservatorio spaziale in grado di misurare l’andamento precipitativo globale. Nel mese di Luglio sarà la volta dell’Orbiting Carbon Observatory 2, in grado di mappare l’anidride carbonica nell’atmosfera terrestre. Un’alternativa al primo satellite andato perso durante il lancio fallito nel 2009. Due nuovi strumenti dell’agenzia spaziale statunitense per il monitoraggio del clima saranno consegnati alla Stazione Spaziale Internazionale. Lo strumento RapidScat misurerà le correnti oceaniche e la direzione del vento, mentre LIDAR, misurerà il trasporto di aerosol e di particelle nell’atmosfera terrestre. Infine, nel mese di Novembre 2014, verrà lanciata una sonda capace di rilevare l’umidità del suolo globale, così da monitorare lo scioglimento del permafrost. Una serie di iniziative che aiuteranno governi e scienziati a prevedere e far fronte ai cambiamenti climatici estremi già in atto.

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