Siamo a Bohol, una delle 7000 isole che compongono l’arcipelago delle Filippine, situata nel gruppo delle Visayas, ad est della più famosa Cebu; un luogo unico, ricco di insenature pittoresche, spiagge bianchissime, con la chiesa più antica delle Filippine, la cattedrale dell’Immacolata Concezione, nella cittadina di Baclayon, fondata nel 1595 dai Gesuiti. A lasciare a bocca aperta, però, sono le famose “Chocolate Hills”; che non fanno parte del film “La fabbrica del cioccolato” ma sono molto importanti per l’isola di Bohol, tanto da essere raffigurate sulla bandiera della provincia omonima, simboleggiando il ricco patrimonio naturale dell’Isola e di tutte le Filippine, dominate dalla natura rigogliosa e selvaggia, custodi della storia dei Conquistadores, della dominazione spagnola e americana che ha influenzato fortemente la cultura locale.
Si tratta di collinette rotondeggianti, simili a grosse gobbe di cammello, una accanto all’altra, risultato di depositi di corallo e dell’azione erosiva esercitata dall’acqua piovana, che derivano il loro nome dal fatto che durante la stagione calda l’erba che le ricopre, seccandosi, acquista una colorazione marroncina, proprio come quella del cioccolato; simili per alcuni, ai seni delle donne; per altri, ai tumuli realizzati dalle talpe; che tanto ricordano le colline disegnate dai bambini. Tante sono le storie che ruotano intorno a questa formazione geologica unica, la destinazione turistica principale delle Filippine. Secondo una famosa leggenda, le Colline di cioccolato sarebbero il frutto della lotta, durata giorni, tra due giganti che, dopo essersi lanciati a vicenda pietra e sabbia, avrebbero deciso pacificamente di abbandonare l’isola. Ma c’e’ spazio anche per i romantici: si narra che Arogo, un giovane e forte gigante, innamorato di una fanciulla mortale, Aloya, dopo la morte della sua amata, pianse talmente tanto che le sue lacrime vennero trasformate in colline come prova della durata del suo dolore. Le spettacolari colline, circa 1176, alte tra i 30 e i 50 metri, si trovano nelle città di Carmen, Batuang e Sagbayan, ma formazioni simili esistono anche in Australia, Indonesia e Slovenia.