Continua a scendere la pioggia in Veneto e i terreni inzuppati non riescono ad assorbire la quantità d’acqua caduta in abbondanza. Coldiretti informa che la situazione è critica nella bassa padovana dove i campi si presentano come una vasta ed estesa pozza uniforme. “Non si distinguono più strade ne fossati, sembra una laguna” – commenta sconsolato Andrea Barbetta giovane agricoltore di Sant’Elena d’Este. Ad aggravare la situazione anche le grandinate che hanno colpito i comuni di Montegrotto, Due Carrare e Monselice. A Piove di Sacco fulmini e saette hanno centrato case isolando dalla corrente per ore ed ore numerose abitazioni. “Sono migliaia gli ettari allagati: campi di mais, frumento e soia ma anche orti, serre, frutteti e vigneti – evidenzia Coldiretti che ricorda inoltre la presenza in zona di allevamenti con molti animali in pericolo come polli e tacchini. Dalla vicina provincia di Rovigo arrivano le prime segnalazioni di coltivazioni affogate mentre il tempo non dà tregua. “Per giorni sarà impossibile eseguire qualsiasi lavoro, il nostro obiettivo è salvare il raccolto e ripulire dal fango gli annessi rustici – dicono gli agricoltori di Coldiretti impegnati con pompe ed idrovore a limitare i danni al settore primario, già messo alla prova varie volte e che continua a registrare, a causa delle avversità atmosferiche, gravi ripercussioni sul reddito delle imprese.