In questi giorni una serie di forti temporali, caratterizzati da violenti scrosci di pioggia e una attività elettrica a fondoscala, ha colpito vaste aree dell’Amazzonia centro-occidentale, lungo il confine fra Brasile nord-occidentale, Peru ed Ecuador. In alcuni casi le precipitazioni, seppur molto brevi e ben localizzate, sono divenute veramente violente, tanto da produrre rapidi allagamenti e inondazioni. Nei giorni scorsi piogge molto intense si erano abbattute proprio sulla capitale dello stato brasiliano dell’Amazonas, Manaus, dove parte del tetto dell’aeroporto, nel terminal degli arrivi, è crollato, creando non poco imbarazzo fra le stesse autorità brasiliane che si preparano all’avvio del Mondiale di calcio, fra poco meno di un mese. Queste violente manifestazioni temporalesche vengono acuite dalla presenza di questa fascia di convergenza nei bassi strati, localizzata fino al cuore dell’Amazzonia, fra umide e deboli correnti da Sud e S-SE che salgono fino allo stato dell’Amazonas e i più freschi Alisei da NE, in sfondamento dalla costa atlantica. La confluenza venti, assieme alla forte umidità rilasciata dai fiumi e dagli acquitrini che caratterizzano la foresta pluviale, contribuiscono ad accendere la miccia temporalesca, intensificando notevolmente la convenzione.