La prevenzione è la migliore arma per vincere il cancro. In quest’elenco, attraverso dei semplici “SI” e “NO”, tutto ciò che si deve osservare ed evitare per sconfiggere il tumore:
NO FUMO: Nonostante nell’antichità si fumasse, ad esempio, anche l’hashish, presso i Babilonesi e l’origano, stando a Plutarco; il fumo è tradizionalmente legato al consumo di tabacco che, oltre ai tumori, causa molte altre malattie, tra cui: bronchite cronica, infarto e, in generale, malattie cardiovascolari, asma, ridotta fecondità e riduzione dello sviluppo fetale nel caso in cui la donna, in gravidanza, sia una fumatrice. Il fumo attivo potenzia l’effetto di esposizioni a cancerogeni polmonari nel luogo di lavoro. Ciò è ben dimostrato, ad esempio, per gli esposti ad amianto. I non fumatori che respirano il fumo prodotto dagli altri (cd fumo passivo o fumo involontario) inalano gli stessi cancerogeni dei fumatori attivi ad una dose minore e sono a rischio tumorale. I figli con genitori fumatori hanno un rischio maggiore di contrarre infezioni delle vie respiratorie, di avere un’asma severa e di incorrere in una morte improvvisa.
NO OBESITA’: L’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale sia perché è in costante e preoccupante aumento (non solo nei Paesi occidentali ma anche in quelli a basso-medio reddito); sia perché è un importante fattore di rischio per la salute umana. Diversi studi sottolineano che, in presenza di obesità, le difese immunitarie si riducono, per cui i soggetti obesi sono maggiormente suscettibili alle infezioni, presentando una minore risposta anticorpale alle vaccinazioni, inclusa quella più comune, il vaccino antinfluenzale. L’obesità, quindi, assume una forte importanza anche sociale, dato che il paziente obeso non soltanto si ammala più facilmente, ma diffonde di più le malattie infettive rispetto ad un individuo normopeso. L’eccesso di tessuto adiposo a livello viscerale attiva un meccanismo fisiopatologico in grado di scatenare ipertensione e malattie cardiovascolari, infarto e ictus, malattie renali e metaboliche, diabete in primis. Inoltre, almeno il 35 % dei tumori potrebbe essere prevenuto grazie a una corretta alimentazione e mantenendo un peso corporeo nella media.
SI ATTIVITA’ FISICA QUOTIDIANA: l’attività fisica, oltre ad avere un ruolo preventivo nei confronti delle malattie cardiovascolari, del diabete e dell’obesità, contrasta l’insorgenza di altre malattie, come il decadimento mentale senile, la depressione, la disfunzione erettile dell’anziano, ed anche alcuni tumori, in particolare il cancro del colon e della mammella. Per chi è già attivo, per il mantenimento della salute e quindi anche per la prevenzione dei tumori, sono consigliati 30 minuti di attività fisica 4-7 giorni alla settimana (es. camminando a passo spedito o bici) oppure 10.000 passi al giorno, misurabili col pedometro. L’attività, per essere efficace, deve produrre una certa sudorazione e accelerazione del battito cardiaco. Per i soggetti non allenati, si inizia molto gradualmente, ad esempio misurando il numero di passi effettuati abitualmente ed aumentandoli di 500 ogni 2 settimane, oppure iniziando da 15 minuti di cammino al giorno (5 di cammino lento, 5 di cammino veloce e 5 di cammino lento), aumentando il cammino veloce di 3 minuti alla settimana fino a raggiungere i tempi consigliati.
SI ALIMENTAZIONE SANA: frutta e verdura, oltre ad essere una fonte di vitamine e minerali, contengono molecole, chiamate composti fitochimici, presenti però in molti alimenti e bevande consumate quotidianamente, che possono essere un’arma efficace per contrastare lo sviluppo del cancro. Il consumo dei vegetali della famiglia delle Crucifere (broccoli, cavoli ecc.), così come aglio, cipolla, porri ecc, aiuta l’organismo a eliminare le sostanze cancerogene, riducendo la loro capacità di causare mutazioni nel DNA e promuovere lo sviluppo delle cellule tumorali. Parallelamente, il consumo ad esempio di tè verde, frutti di bosco e soia, previene la formazione di nuovi vasi sanguigni (effetto anti-angiogenico), che sono necessari per la crescita dei micro-tumori. Un modo semplice ed efficace per prevenire lo sviluppo e contrastare la progressione del cancro, consiste nell’assumere giornalmente questi alimenti: cavoli, broccoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles; aglio, cipolla, porri, spinaci, crescione, mele, soia (fagioli, latte, yogurt, tofu), semi di lino macinati, pomodori cotti, curcuma e pepe nero, mirtilli, lamponi, more, fragole, uva rossa, cioccolato fondente, tè verde, un bicchiere di vino rosso.
NO GLICEMIA: non è certo una scoperta che i tumori si nutrono di zucchero. Ciò è confermato anche dal fatto che la PET (scintigrafia ad emissione di positroni), utile nella diagnosi dei tumori, non fa altro che leggere l’accumulo di glucosio radio-marcato nei tessuti tumorali. L’ingestione di zucchero o farine bianche, ad esempio, induce un alto indice glicemico, cioè un alto tasso di zuccheri nel sangue. Ciò comporta come conseguenza la liberazione di insulina, ormone prodotto dal pancreas, che facilita la penetrazione del glucosio nella cellula. Assieme all’insulina, nell’organismo si libera anche un fattore noto come IGF (INSULIN LIKE GROWT FACTOR), che stimola la crescita cellulare. Insulina e IGF sono fattori favorenti l’infiammazione che, a sua volta, è il fattore favorente la nascita dei tumori e dell’arteriosclerosi. Occhio quindi a questi cibi che fanno impennare la glicemia: alimenti confezionati con farine raffinate (00), per esempio: pasta fresca o torte; pane bianco, da rimpiazzare con pane integrale o multi cereale (in poca quantità); prodotti di pasticceria commerciale (biscotti, paste, brioche, ecc.), patate, purea, patatine fritte; da evitare il riso brillato, va bene invece il riso integrale o semi integrale; bibite gasate e zuccherate (tipo cola, aranciata, tè industriali). zucchero da cucina (saccarosio), da sostituire con miele o sciroppo di agave.
NO ESPOSIZIONE SOLARE ECCESSIVA: Esposizioni sbagliate, frequenti scottature, abusi di lampade abbronzanti sono fattori di rischio per la formazione di tumori della pelle – epiteliomi baso-cellulari, epiteliomi squamo-cellulari e cheratosi attinica, le più comuni neoplasie tra la popolazione caucasica . La parola d’ordine è prevenzione, proteggendo la cute dei bambini e limitando l’esposizione al sole alle prime ore del mattino e al tardo pomeriggio, evitando le ore centrali, tra le 12 e le 16, ricordando che le nuvole non arrestano i raggi UV, soprattutto a certe latitudini e altitudini; utilizzando cappelli e occhiali da sole con lenti omologate, in grado di filtrare gli UVA e gli UVB; applicando una crema solare (anti UVB+ anti UVA) ogni 2 ore circa e dopo ogni bagno al mare. E’ inoltre consigliato ridurre al minimo l’uso di lampade abbronzanti, evitare l’esposizione solare se si utilizzano farmaci o cosmetici fotosensibilizzanti, evitare l’esposizione solare durante la gravidanza (in questa condizione è più alto il rischio di comparsa di chiazze cutanee iper-pigmentate permanenti (melasma)); bere molta acqua durante l’esposizione solare per evitare la disidratazione, prestando attenzione agli anziani, che hanno una sensazione di sete ridotta, e ai bambini piccoli, che si disidratano più facilmente.
NO ESPOSIZIONE AGENTI CANCEROGENI NOTI: Numerosi studi scientifici hanno permesso di capire molto sulla comparsa e sullo sviluppo dei tumori, anche se è molto difficile stabilire una chiara relazione di causa-effetto tra l’esposizione ad un sospetto agente cancerogeno e lo sviluppo della malattia. Pensiamo alla formaldeide, che è stata dichiarata dalla IARC composto cancerogeno per l’uomo solo nel giugno 2004; ma anche all’amianto, al benzene, al berillio, al cromo, ai radionuclidi e al cloruro di vinile. Purtroppo i cancerogeni effettivi sono centinaia e molti devono ancora essere identificati. Ciò perché vi è, purtroppo, un lungo periodo di latenza fra l’esposizione e la comparsa del tumore.
SI DIAGNOSI PRECOCE: Infine, ma solo nell’elenco, è indispensabile fare diagnosi precoce, individuando il tumore in fase iniziale, quando ancora non si è diffuso in altri organi. La diffusione degli screening per la diagnosi precoce ha permesso di migliorare notevolmente la sopravvivenza e di ridurre la mortalità per diversi tipi di cancro, soprattutto nel tumore del seno, del colon-retto e del collo dell’utero.