Il latte di soia, una bevanda ottenuta dai semi ammollati di soia gialla, macinati e bolliti, detto talvolta anche latte vegetale, è senz’altro il derivato della soia più comune e facilmente reperibile. Quest’alimento, tipico dei Paesi orientali (si ritiene che sia stato ottenuto per la prima volta da Liu An della Dinastia Han, nel 164 a.C.), da diversi anni ha cominciato a diffondersi anche in Occidente. Privo di colesterolo, principale nemico di vene e arterie, è ottimo per chi è in convalescenza (ad esempio dopo un infarto) e per chi ha problemi cardiovascolari; abbonda di grassi insaturi, amici dell’organismo; non contiene lattosio e caseina ed è per questo largamente consumato da intolleranti, allergici, vegani e vegetariani.
Il latte di soia vanta un apporto proteico molto equilibrato e, grazie all’amminoacido essenziale lisina, garantisce un ottimo assorbimento delle proteine; combatte la ritenzione idrica, stimolando la diuresi; riduce la cellulite, riequilibra la flora intestinale, allevia i sintomi dovuti a gastrite e reflusso gastroesofageo. Il latte di soia abbonda di vitamina K, costituendo un valido aiuto contro l’osteoporosi; contiene un basso indice glicemico per cui può essere consumato anche da chi soffre di diabete e, contenendo proteine vegetali, è un efficace integratore per gli sportivi, stimolando l’attivazione del tessuto muscolare. Privo di glutine, è adatto ai celiaci; contenendo isoflavoni contribuisce al benessere dell’apparato cardiovascolare. Inoltre,pulisce a fondo vene e arterie, riducendo immediatamente i trigliceridi e aumentando i livelli di colesterolo buono; è facilmente digeribile, per cui può essere consumato anche da coloro che soffrono di disturbi del sistema digestivo, contiene solo 149 calorie per 100 ml e può essere consumato da coloro che sono in sovrappeso.
Per preparare 1 litro di latte di soia in casa occorrono 100 gr. di soia gialla e 1 litro+400 ml di acqua. Prima di procedere alla preparazione del latte di soia, dovete mettere a mollo i 100 grammi di soia gialla in acqua fredda, coprendo e lasciando riposare per 18-24 ore. Passato il periodo, lavate bene la soia, scolatela e frullatela con i 400 ml di acqua, fino ad ottenere una crema omogenea. Mettete sul fuoco una pentola capiente con 1 litro d’acqua e portatela quasi ad ebollizione. Unite la soia frullata, eliminando con una schiumarola la schiuma pannosa. Fate cuocere 20 minuti dal bollore, spegnete e lasciate riposare, coprendo la pentola per altri 20 minuti. Trascorso il periodo di riposo, filtrate a poco a poco il contenuto della pentola con un colino con sopra una garza sterilizzata, mettendo il latte di soia ottenuto in una bottiglia di vetro. Gli “scarti “ rimasti dal filtraggio che avete effettuato per realizzare in casa il latte di soia, si chiamano okara, sono ricchi di proteine e davvero versatili, facendo parte della cucina tradizionale giapponese, cinese e coreana. Servono a preparare budini, polpette, zuppe, biscotti e nel web circolano numerosissime ricette con cui potete cimentarvi!