In questi ultimi giorni una attività convettiva intensa, ma anche molto disorganizzata, sta interessando un ampio tratto dell’oceano Indiano settentrionale e occidentale, dove sta cominciando a prendere vigore la circolazione monsonica meridionale che caratterizza la stagione estiva, con l’insorgenza della ventilazione da Sud e S-SO a ridosso delle coste somale. L’ampia fascia dove si sta localizzando la forte attività convettiva, con la nascita di imponenti nubi cumuliformi (cumulonembi temporaleschi), spesso alte più di 15-16 km, mette in evidenza la presenza di linee di convergenza nei bassi strati fra l’umida ventilazione sud-occidentale o da O-SO, che inizia a prendere forma nei bassi strati, e le correnti orientali, “Easterly Jet Stream”, che di solito spirano nella media troposfera lungo le latitudini tropicali. I temporali più violenti si sono formati proprio nel tratto di oceano compreso fra gli atolli delle Maldive, l’India meridionale, il mar delle Andamane e l’isola di Sumatra, dove sono in azione potenti “Clusters” che creano dei disagi alla navigazione aerea.
L’insorgenza di queste zone di forte convenzione ci indica che l’umido Monsone di SO sta gradualmente guadagnando posizione di latitudine, seguendo il rialzo dell’ ITCZ, e preparandosi ad interessare le coste meridionali dell’India. Già dalle prossime settimane, con il sorgere della circolazione monsonica estiva, i primi temporali e forti acquazzoni colpiranno gli stati dell’India meridionale, ed in particolare quello del Kerala, dove le precipitazioni a prevalente sfogo temporalesco verranno ulteriormente esaltate dalla particolare orografia locale, con la presenza nel vicino retroterra dei rilievi del Ghati occidentali che sbarreranno la strada all’umido flusso sud-occidentale (“forcing” orografico), favorendo la formazione di estesi annuvolamenti cumuliformi che daranno la stura a piogge e frequenti rovesci che persisteranno per tutto il periodo estivo, fino a Settembre e alla prima decade di Ottobre. Il Monsone di SO che stagionalmente, nel periodo estivo, fra Giugno e Settembre, spira dall’oceano Indiano settentrionale in direzione delle coste dell’India, del Pakistan e dei restanti paesi dell’Asia meridionale, lo possiamo ritenere come una sorta di flusso derivato dell’Aliseo di SE che è attivo sull’emisfero australe. L’Aliseo australe di SE, che soffia con grande forza e costanza sull’oceano Indiano meridionale, invece di estinguersi in prossimità dell’equatore, continua il suo moto naturale sull’emisfero settentrionale.
A causa della rotazione della terra intorno al proprio asse, l’Aliseo di SE, una volta superato l’equatore, tende a deviare la sua direzione, assumendo dapprima la componente da Sud e poi quella da SO, man mano che si sale di latitudine verso nord. La sua intensità è crescente man mano che si passa da 0’ a 10’-15’ di latitudine nord. Sopra tale latitudine il vento, che qui prenderà il nome di Monsone di sud-ovest, diviene sempre più burrascoso fino a raggiungere forza 7-8, nella scala Beaufort, a ridosso delle coste del Pakistan meridionale, e India occidentale fino ad allargarsi all’ampio golfo del Bengala, al mar delle Andamane, golfo del Siam e mar Cinese Meridionale. La graduale risalita dell’ITCZ verso nord lungo il fronte dell’Africa orientale favorirà un notevole rinforzo dell’attività convettiva sui paesi che si affacciano sull’oceano Indiano. L’apporto di aria molto umida dai quadranti meridionali verso le coste somale e quelle dell’India meridionale e lo Sri Lanka, dove nelle ore centrali del giorno il calore irradiato dal sole, prossimo allo Zenith (raggi solari perpendicolari sull’orizzonte nelle ore centrali del giorno), agevolerà lo scoppio dell’attività convettiva e la nascita di varie Celle temporalesche che daranno luogo a locali piogge e temporali a carattere sparso. L’attività temporalesca sul territorio somalo, come nel vicino altopiano etiope, dovrebbe ulteriormente intensificarsi a partire dalle prossime settimane, con l‘ulteriore avanzamento verso nord del “fronte di convergenza intertropicale“ che insegue i passaggi “zenitali“ del sole.
L’avvento della circolazione monsonica estiva sull’oceano Indiano segnerà un deciso passo in avanti della bella stagione sul Mediterraneo?
Questo spostamento verso nord del “fronte di convergenza intertropicale”, dovrebbe favorire a sua volta una variazione verso nord del baricentro della “Cella di Hadley”, con una contemporanea estensione a settentrione dell’area interessata dai fenomeni di “Subsidenza atmosferica” (correnti discendenti associate a un regime di alta pressione sub-tropicali). Attualmente il baricentro del potente anticiclone sub-tropicale si trova posizionato nel cuore della regione sahariana (ancora lontano dal Mediterraneo per determinare effetti significativi sulle nostre regioni), dove il clima si presenta secco e molto caldo, con il continuo soffio dei polverosi venti di “Harmattan”.
Ma nelle prossime settimane la situazione dovrebbe volgere a favore dell’avvento della bella stagione. Difatti, il rallentamento del “getto sub-tropicale” in azione sopra la fascia sahariana, anche se molto graduale, e il suo graduale innalzamento verso nord, agevolerà lo sviluppo, in sede tropicale (visto l’indebolimento dei forti venti occidentale in quota e la creazione di maggiori aree con scarsa ventilazione fino alla media troposfera), di promontori anticiclonici abbastanza robusti e ben strutturati nell’alta troposfera, pieni di aria calda e molto secca in quota, liberi di espandersi fin verso le medie latitudini, interessando più da vicino il Mediterraneo, con le classiche “heat waves“.
Si tratta per l’appunto di strutture anticicloniche mobili che muovendosi in seno alle ondulazioni del “getto sub-tropicale” (onde tropicali) condizioneranno l’andamento meteo/climatico nella fascia temperata, con prolungati periodi di stabilità e avvezioni calde (con conseguenti “avvezioni di spessore” in quota) sempre più pronunciate, pronte a generare le classiche scaldate tipiche della stagione tardo primaverile/estiva, che potranno risultare anche molto intense sulle regioni meridionali e le isole maggiori. Proprio quello che si verificherà entro metà mese sull’area mediterranea, dove, a causa dell’indebolimento del “getto sub-tropicale” sopra il Sahara centro-occidentale, si potranno generare delle ampie onde “risonanti” atmosferiche che dal cuore del Sahara si allungheranno verso l’Algeria e il nord della Libia, lambendo con la propria cresta il basso Mediterraneo. Segno inequivocabile che la bella stagione ed i periodi di maggiore stabilità e tempo anticiclonico cominceranno a dominare lo scenario meteo/climatico lungo la fascia mediterranea.