La pioggia che cade in Veneto da ormai 24 ore sta rendendo critica la situazione specie nella bassa padovana, l’area piu’ colpita da questa nuova ondata di maltempo, dove gli allagamenti riguardano migliaia di ettari agricoli. Ad essere penalizzata soprattutto l’area estense e di Monselice, zona in cui la Protezione Civile ha dichiarato lo stato d’allerta e colpita questa mattina anche da una grandinata. Preoccupano i livelli dei corsi d’acqua: a Solesino il Fratta Gorzone ha raggiunto i livelli di guardia e ora e’ sorvegliato speciale per rischio esondazione. A Casale di Scodosia una centralina Enel e’ stata centrata da un fulmine determinando un black-out in una decina di abitazioni. A Piove di Sacco fulmini e saette hanno messo al buio per ore numerose abitazioni. La situazione della bassa e’ stata al centro anche di un incontro di parlamentari M5S con il prefetto di Padova, con la richiesta di fare una prevenzione piu’ ampia e interventi sul patto di stabilita’ e’er interventi a favore della tutela ambientale. La Coldiretti ha denunciato una situazione critica: migliaia gli ettari allagati, campi di mais, frumento e soia ma anche orti, serre, frutteti e vigneti. Penalizzati molti allevamenti con polli e tacchini in pericolo. Piu’ tranquillo per ora appare la situazione nel vicentino dove il fiume Bacchiglione, da sempre osservato speciale, non offre segni di allarme con i suoi due metri di crescita. A Vicenza si sono registrati alcuni allagamenti a scantinati e garage, ad Arcugnano, chiusa al traffico la provinciale 88 del “Tormeno”, per una frana che ha invaso la carreggiata. Piove incessantemente dalla notte scorsa anche sull’Altopiano di Asiago, dove le temperature si sono abbassate e dove sopra i 1.800-1850 metri e’ tornata la neve che ha imbiancato le cime. Bianche sono diventate anche alcune strade del veronese per una forte grandinata che ha interessato in mattinata l’area di Soave e San Bonifacio.