Si trova a Palermo il primo esempio di ecomuseo del sud Italia. Mare Memoria Viva racconta il rapporto tra la città e il suo mare.
Cosa significa ecomuseo? Come spiegato nel sito istituzionale www.marememoriaviva.it, vuol dire museo di comunità o museo del territorio.
La definizione più bella di ecomuseo è quella di un patto con il quale una comunità si impegna a prendersi cura di un territorio, secondo le parole di Hugues De Varine.
‘E’ un racconto corale fatto da decine e decine di testimonianze, storie biografiche, pezzi di storia della città, storie dei luoghi. Tante sono infatti le famiglie palermitane che hanno partecipato con fotografie e video o raccontando davanti alle videocamere o ai registratori una storia, un pensiero, una battaglia intrapresa o un desiderio che ha a che fare con il mare di Palermo.’
Negli spazi dell’ecomuseo si trovano tante storie e tante voci che raccontano le trasformazioni di questa città complessa ma anche la vita e il lavoro di tante persone, testimonianze di una memoria viva che indicano, a chi saprà ascoltare, prospettive future.
‘Il rapporto con il mare racconta molto della città che c’era, che c’è e che potrebbe esserci: ci sono storie di resistenza, di viaggio, di commercio, di vacanze, di lavoro; ci sono ricordi, foto sbiadite, luoghi dimenticati, fiabe, cartoline; ci sono naviganti, portuali, scrittori, poeti, bagnanti, pescatori, operai dei cantieri navali, capitani e marinai, gente che va per mare e gente che se lo porta sempre dentro ovunque sia’ si legge nel sito.
L’allestimento multimediale con video e fotografie accompagna il visitatore attraverso due sedi, quella dell’ ex deposito delle locomotive di Sant’Erasmo, un edificio del 1886 di 1.400 metri quadrati di proprietà del Comune di Palermo, e quella dell’Arsenale della Marina Regia, opera del ‘600 realizzata dall’architetto Mariano Smiriglio, gestito dalla Soprintendenza del Mare, nella zona portuale.
Attraverso interviste e incontri con la comunità che abita i quartieri a ridosso della fascia costiera, le ex borgate marinare, si è pervenuti a una mappatura dei luoghi sensibili del territorio e alla raccolta di archivi privati.
Le foto e filmati sono stati messi a disposizione dal Centro Regionale per il Catalogo e la Documentazione per raccontare il passato alle nuove generazioni.