Marocco: tra palme e oasi nel deserto alla scoperta della terra dei Berberi

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Una striscia di terra a ovest della costa nord-africana, il Marocco affascina per la sua storia e i suoi paesaggi. Le sue due grandi catene montuose, la catena Rif, a ridosso della costa mediterranea, e quella dell’Atlante che attraversa tutto il Paese da Sud-Ovest a Nord-Est contrastano con il grande deserto del Sahara.

Dato che nel passato il Marocco è stato abitato sia dagli arabi ma anche dagli spagnoli, la popolazione marocchina attuale si è perpetuata sia nei discendenti dei Mori di Spagna che in quelli dei Berberi, un’antica etnia locale. Esiste anche una minoranza ebraica. Tutte queste etnie hanno lasciato traccia della loro presenza nell’architettura delle principali città marocchina come Rabat e Casablanca.

Non mancherà, infatti, ogni città del Marocco, il tradizionale suk, o mercato, e la moschea con il suo minareto, ovvero la torre da cui il capo musulmano chiama i fedeli alla preghiera.

L’impronta dell’etnia berbera si ritrova invece nel ksar e nella qasba (o kasbah). Il ksar è un villaggio fortificato cinto da un muro con quattro torri con una sola entrata che porta alla via principale centrale normalmente coperta. La qasba, simile al ksar, è una struttura più urbana dai colori intensi e dalle torri decorate modellandone l’impasto.

Con una popolazione di più di 4 milioni di abitanti, Casablanca è la più grande città del Marocco ed ospita il suo porto principale. Da visitare, la Moschea di Hassan II, la terza al mondo per dimensioni, che ingloba anche una scuola coranica e una biblioteca; la medina vecchia con le sue stradine strette e tortuose è cinta da mura del XVI secolo e contrasta con la città moderna; la chiesa di Notre Dame de Lourdes di culto cattolico, il cui motivo di interesse è dato dalle vetrate di Gabriel Loire, maestro vetraio di Chartres.

A Rabat, la capitale politica, la prima cosa da vedere è la Medina, ovvero il centro storico. E’ il luogo più intimo e più suggestivo della città con botteghe, mercatini e moschee. La Kasbah des Oudaias che sorge in una posizione sopraelevata sulla collina che guarda da un lato verso il fiume Oued Bou Regreg e dall’altro verso l’oceano offre degli scorci paesaggistici tra i più belli di tutto il Marocco. Infine, da non perdere la necropoli di Chellah, un importante sito archeologico che riproduce l’antica Sala Romana utilizzata dall’impero romano nei rapporti con il Marocco.

Per chi ama, invece, il viaggi avventurosi, molti tour operator offrono interessanti escursioni nel deserto. Con delle ottime guide locali, si può apprezzare l’emozionante viaggio tra le dune e le oasi del Sahara così come fanno le tribù berbere con i loro cammelli. Il forte contatto con i villaggi dell’entroterra marocchino permetterà di apprezzare il vero cuore pulsante delle tradizioni e del folkore di questo paese dai mille volti.

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