L’astronauta italiana Samantha Cristoforetti portera’ con se’ sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) uno strumento innovativo per misurare la circolazione cervicale. Tecnicamente si chiama pletismografo ed e’ stato messo a punto dal centro malattie vascolari dell’Universita’ di Ferrara, diretto da Paolo Zamboni, come riporta l’Agenzia Dire. Il progetto e’ stato proposto alla Nasa dallo stesso Zamboni e dall’Agenzia spaziale italiana (Asi), ricevendo l’approvazione. Lo strumento che Cristoforetti indossera’ durante la missione ‘Futura’, la cui partenza e’ prevista nel novembre 2014, dara’ modo di capire cosa succede in assenza di gravita’ al sangue. La trasmissione continua dei dati consentira’ di capire se il ritorno del sangue dalla testa al cuore resta invariato rispetto a quello che accade sulla Terra oppure se si instaura un meccanismo adattativo che, studiato, potrebbe rivelarsi utile se applicato ai pazienti. Il pletismografo costruito da Zamboni, quando finira’ la sperimentazione spaziale, rappresentera’ un prezioso dispositivo che consentira’ l’erogazione di medicina a distanza e quindi di diagnosi e cura di tutte quelle patologie riferibili alla Insufficienza venosa cronica cerebrospinale. L’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e l’Asi stanno infatti avviando un progetto di telemedicina, KosmoMed, che andra’ a studiare l’accuratezza diagnostica della pletismografia cervicale trasmettendo dati non piu’ dallo spazio, ma piu’ semplicemente da un ambulatorio periferico a un centro di lettura e consulenza. Il progetto sara’ presentato il 16 e 17 maggio al congresso internazionale “Veinland. Innovazioni ed eccellenza in Flebologia”, ad Albarella(Rovigo).