Saturno alla minima distanza dalla Terra: naso all’insù dopo il tramonto del Sole

MeteoWeb

saturno 17Questa sera Saturno calamiterà l’attenzione degli appassionati di osservazioni planetarie. Il pianeta degli anelli sarà in opposizione e alla minima distanza dalla Terra, rendendosi visibile per tutta la notte a sud-est appena dopo il tramonto del Sole, a sud nelle ore centrali della notte e a sud-ovest poco prima dell’alba. Sarà nella costellazione della Bilancia, a “soli” 1,33 miliardi di chilometri da noi (8,9 Unità Astronomiche) e brillerà di magnitudine +0.75; una distanza piccola in relazione alla distanza media che ci separa dal pianeta, ma che risulta troppo grande per poter distinguere dettagli ad occhio nudo.. La costellazione della Bilancia è abbastanza modesta; non contiene stelle particolarmente brillanti. Il pianeta, infatti, sarà vicino (prospetticamente, si intende) a Zubenelgenubi, una stella a 77 anni luce dal Sole che brilla di magnitudine +2.74. Dando uno sguardo più ampio del firmamento, Saturno sarà ad una distanza equidistante tra Antares e Spica, due tra le stelle più luminose del cielo. Quest’anno la stella Spica è particolarmente interessante vista la vicinanza prospettica con il pianeta Marte di colore rossastro. Un contrasto degno di nota visto che la stella della costellazione della Vergine brilla di luce blu.
Saturno è il pianeta più lontano del sistema solare visibile ad occhio nudo. Ciò è possibile viste le sue enormi dimensioni, di poco inferiori a quelle di Giove. Il pianeta apparirà come una stella di colore giallo brillante con uno scintillio meno dinamico delle stelle di fondo cielo e utilizzando un buon binocolo si potrà già scorgere la forma allungata del disco planetario. Ma è solo con un telescopio che il gigante mostrerà uno spettacolo superbo. E’ il secondo pianeta del sistema solare in ordine di grandezza (dopo Giove) ed è circondato da un sistema di anelli che lo rende tra i pianeti più belli tra quelli conosciuti.

Saturno 2AL TELESCOPIO – Nelle osservazioni telescopiche Saturno sopporta forti ingrandimenti, analogamente a Marte. Il minimo ingrandimento per poter distinguere la forma degli anelli è 20X, mentre l’apertura minima dello strumento per poter distinguere la celebre divisione di Cassini è di 7,5 cm. In condizoni normali quando gli anelli appaiono aperti alla nostra visuale. Molto più impegnativo dev’essere il telescopio per scorgere l’altra divisione ossevabile dalla Terra, quella di Encke. Ma molto dipenderà dalla tranquillità dell’aria e dal fatto che il sistema anulare sia più o meno aperto alla Terra. Il celebre anello, a onta della sua fama, è molto sottile e nelle epoche in cui appare di taglio, per qualche settimana, scompare anche attraverso i maggiori telescopi. In linea di massima per un lavoro regolare è richiesta un’apertura strumentale minima di 10-15 centimetri.

GalileoGalileiOSSERVAZIONI STORICHE – Fu Galileo Galilei il primo astronomo ad osservarne la forma peculiare nel 1610. Il suo piccolo cannocchiale, tuttavia, non riuscì a distinguere la reale figura del pianeta, tanto che il corpo gli apparve accompagnato da due altri corpi sui lati. Con le osservazioni successive e l’uso di strumenti più sofisticati la variazione dell’angolo visuale degli anelli gli mostrò via via aspetti diversi, che lo spinsero a chiamare bizzarro il pianeta. Galileo nei suoi schizzi ipotizzò varie soluzioni per la forma di Saturno, fra cui anche possibili anelli che tuttavia erano tangenti la superficie del corpo celeste. Nei secoli successivi Saturno fu oggetto di studi approfonditi. Nel 1649 un costruttore di telescopi marchigiano Eustachio Divini pubblicò per la prima volta una illustrazione dettagliata degli anelli di Saturno; il teologo cattolico Leone Allacci verso la metà del XVII secolo teorizzò fantasiosamente che gli anelli fossero stati originati dal Santo Prepuzio, ma successivamente nel 1655 l’astronomo olandese Christiaan Huygens fu il primo a intuire la natura anulare dei corpi visti da Galileo attorno al pianeta e scoprì anche il satellite Titano. Giandomenico Cassini nel 1675 fu il primo a ipotizzare la natura degli anelli e vi individuò la prima suddivisione o lacuna che ancora oggi porta il suo nome. Inoltre scoprì altre quattro lune saturniane: nel 1671 Rea, Giapeto nel 1672 e Dione e Teti nel 1684. La natura “granulare” degli anelli fu dimostrata per via teorica nel 1859 dal fisico scozzese James Clerk Maxwell.

Terra-e-SaturnoUN EVENTO ANNUALE – Dal momento che la Terra transiterà nella parte interna dell’orbita, essendo noi più vicini al Sole, sarà come se Saturno procedesse in moto retrogrado rispetto alle stelle fisse dello zodiaco. Questo moto sarà osservato dal 3 Marzo al 21 Luglio. L’opposizione di Saturno è un evento che accade annualmente, ogni volta con un ritardo di due settimane. L’opposizione del 2009 avvenne l’8 Marzo, quella del 2010 il 21, nel 2011 il 3 Aprile, nel 2012 il 15 Aprile ed infine nel 2013 il 28 Aprile. Quella del 2014 avverrà il 10 Maggio e quella del prossimo anno il 23. Segno che anche il cosmo, che in realtà può apparire come un mondo violento in talune circostanze, segue un certo ordine nelle cose. Nel secondo semestre del 2014 Saturno comincerà ad allontanarsi dalla Terra, andando ad occupare una posizione sempre più occidentale nel cielo. Scomparirà alla nostra visuale tra Ottobre e Novembre, quando non sarà più visibile nemmeno al crepuscolo. In questo periodo gli anelli di Saturno sono inclinati di circa 23 gradi dal bordo settentrionale, rendendo possibile la visione delle divisioni. L’inclinazione si ridurrà a 21 gradi nel mese di Luglio e aumenterà a 24 gradi prima che esso scompaia. Dettagli importanti per chi possiede un telescopio. Saturno impiega più di 29 anni terrestri per completare un giro completo intorno al Sole. Come intuì Newton, la Terra si muove molto più velocemente essendo un pianeta più interno, avendo inoltre un’orbita più piccola. Tutti i pianeti del nostro sistema solare hanno qualcosa di bello da contemplare, ma il signore degli anelli, com’è chiamato Saturno, ha un fascino particolare all’oculare di un telescopio. Una visione che non lascia indifferente chi per la prima volta contempla questa meraviglia dell’universo. Provare per credere.
Reggio_calabria_planetario_panoramaGLI EVENTI IN ITALIA – Vasto il programma osservativo che coinvolgerà almeno 100 città italiane. Tra gli eventi in programma per sabato a Roma e dintorni, a Villa Torlonia (Frascati) l’Associazione Tuscolana Astronomia organizza, in collaborazione con l’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali dell’INAF, una serata di mostre e osservazioni, con la conferenza pubblica di Enrico Flamini dell’Asi su Saturno e la missione Cassini. All’Universita’ di Roma Tre sara’ allestito uno Star Party nel giardino del Dipartimento di Fisica, che sara’ oscurato per l’occasione. Durante la serata verranno allestiti esperimenti, spettacoli e conferenze, e sara’ visitabile la mostra ”Il Sistema Solare: ieri, oggi e domani” realizzata dall’IAPS-INAF, che ripercorre le tappe dell’affascinante viaggio nel Sistema Solare compiuto dall’occhio umano, prima da terra e in seguito nello spazio, attraverso una carrellata di immagini storiche messe a confronto con le piu’ recenti scoperte delle missioni interplanetarie. L’elenco degli eventi in programma in tutta Italia si trova sul sito della manifestazione (www.occhisusaturno.it).

Saturno

Condividi