Un altro grande mistero sulla formazione planetaria riguarda l’evoluzione dei giganti gassosi come Giove e Saturno. Circa il 15% di tutte le stelle conosciute hanno tali tipi di pianeti, ma solo il 10% di essi occupa una posizione “ordinata” come nel nostro sistema solare. L’altro 90% è invece occupato da pianeti con orbite molto eccentriche, forse a causa dell’attrazione gravitazionale che esercitano tra di essi. Gli astronomi pensano, inoltre, che i pianeti gassosi, nonostante la mole, si siano formati in tempi più brevi rispetto ai pianeti rocciosi. Si pensa che Giove, nel tempo, abbia agito come una palla gravitazionale nei primi anni del Sistema Solare, spingendo la metà della polvere e del materiale roccioso nel sistema solare interno. Questo spiegherebbe le dimensioni più piccole di Marte rispetto alla Terra e a Venere. Ora, grazie all’aiuto di sofisticati modelli matematici, gli astronomi sperano in un prossimo futuro di risalire alla dinamica che ha prodotto il nostro sistema solare e la sua unicità nell’universo. La soluzione, tuttavia, potrebbe non essere così imminente.
Il nostro sistema solare è atipico: caccia al mistero della sua evoluzione
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