Quella di ieri, venerdì 23 Maggio 2014, è stata un’insolita giornata temporalesca in diverse aree e località della penisola Scandinava, per lo scoppio di una moltitudine di “Cellule temporalesche” che dal sud della Svezia si sono spinte fino alla Lapponia meridionale, dando luogo a spettacolari fenomeni temporaleschi a ridosso del Circolo Polare Artico. L’elemento saliente della giornata di ieri è stato rappresentato da questa diffusa instabilità convettiva che da sud a nord ha interessato un po’ tutta la penisola Scandinava, in particolare il territorio svedese, con lo sviluppo di isolate “Cellule temporalesche”, che sono state in grado di produrre acquazzoni e occasionali fenomeni grandinigeni di piccola taglia, ben localizzati in diverse aree della Svezia centro-settentrionale. Come messo in evidenza dalle moviole satellitari la maggior parte di questi temporali si sono sviluppati nel corso del primo pomeriggio di ieri, fra le regioni svedesi del Gotaland occidentale, dello Svealand e del Norrland, per poi essere agganciati in quota, nella media troposfera (a 500 hpa), dal sostenuto flusso dai quadranti meridionali che dall’Europa centrale si spinge fino alla Lapponia, sospingendo molte di queste “Cellule temporalesche” dalla Svezia centrale fino ai confini meridionali della Lapponia, dove si sono manifestati spettacolari fenomeni temporaleschi, con tuoni e fulminazioni, fino al Circolo Polare Artico.
Il possente anticiclone di blocco presente sulla Russia europea erge un vero e proprio muro nei confronti dell’umido flusso zonale atlantico che si trova impossibilitato di proseguire la sua marcia verso l’Europa, arrestandosi al traverso dell’Europa centro-orientale. Pertanto le circolazioni depressionarie (extratropicali) e gli annessi sistemi frontali provenienti dall’Atlantico, una volta giunti in prossimità dell’Europa centro-occidentale sono costretti virare in direzione della Scandinavia, risalendo fino alle latitudini polari, portandosi nel cuore della Lapponia. Tale situazione di blocco, con la presenza di questo vasto anticiclone a cuore caldo disteso dalla Romania fino alla Russia europea centro-settentrionale, inoltre sta contribuendo a sospingere in direzione della Finlandia e dei paesi scandinavi un flusso di masse d’aria piuttosto calde, sub-tropicali continentali, che dall’ovest della Russia europea e dalla Bielorussia si muovono in direzione delle Repubbliche Baltiche (Lituania, Lettonia ed Estonia), per poi invadere il mar Baltico attraverso l’inserimento di una moderata, a tratti tesa, ventilazione da SE e S-SE, che supera i 45 km/h fra l’isola di Gotland e il golfo di Riga.
Queste correnti calde dai quadranti sud-orientali dal Baltico tendono a risalire tutto il golfo di Botnia, fino alle città di Lulea e Kemi, spingendosi al cuore della Lapponia svedese e finlandese, ben al di là del Circolo Polare Artico, dove l’afflusso delle masse d’aria calde dai quadranti meridionali, di lontane origini sub-tropicali, ha fatto schizzare i termometri ben al di sopra dei +20°C. Le masse d’aria calde e umide, provenienti dalle Repubbliche Baltiche, surriscaldate dall’intensa ondata di calore che si è presentata nei giorni scorsi (quando i termometri hanno sfondato la soglia dei +33°C), invadendo la Svezia hanno fornito un buon carburante per lo sviluppo di significativi moti convettivi, capaci di favorire lo sviluppo di imponenti annuvolamenti cumuliformi (congesti e cumulonembi) che hanno raggiunto un notevole sviluppo verticale, dando la stura a rovesci di pioggia e temporali, accompagnati da lampi e fulmini. L’apporto di aria calda nei bassi strati e l’insolazione diurna di Maggio, difatti, hanno inasprito il “gradiente termico verticale”, fra aria calda nei bassi strati e infiltrazioni fredde in quota (da sud-ovest). Tale discontinuità termica presente in quota ha agevolato la genesi di significativi moti convettivi (correnti ascensionali), localmente esacerbati ulteriormente dal “forcing” orografico indotto dalle Alpi Scandinave nei confronti della ventilazione dai quadranti meridionali.
I temporali più intensi si sono formati fra il Gotaland occidentale e lo Svealand, dove si sono verificati rovesci temporaleschi anche di moderata intensità. Una grossa “Cellula temporalesca” ha preso forma nell’area ad ovest del lago Vattern, dando la stura a piogge e rovesci accompagnati da una moderata attività elettrica. Ma “Cellule temporalesche” piuttosto attive, caratterizzate da una vivace attività elettrica, si sono originate anche nel nord-est della Svezia, apportando acquazzoni e rovesci di pioggia sparsi. Alcuni di questi temporali, intercettati in quota dal sostenuto flusso meridionale che risale l’intera Scandinavia, si sono spostati fino alla Lapponia finlandese, fra le cittadine di Kittilà, Pello e Rovaniemi.