Tumore del pancreas: 1.150 nuovi casi all’anno solo nel Lazio

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Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l`88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l`81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall`Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – spiega in una nota Francesco Cognetti, direttore dell`oncologia medica A dell`istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma – Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas”. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l`aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell`ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l`approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere `poco frequente` per il 43% degli oncologi.

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