L’intensa e prolungata ondata di calore che da oltre una settimana interessa i paesi dell’Europa orientale, dove i termometri si impennano ben oltre la soglia dei +28°C +30°C, nel corso delle prossime ore rischia di fungere da “miccia” per lo scoppio di temporali di calore, localmente anche violenti. L’ingente calura accumulata nei bassi strati riacutizzerà l’instabilità “termoconvettiva” in buona parte dei paesi dell’Europa centro-orientale, dai Balcani fino all’Ucraina, la Bielorussia e gran parte dei territori della Russia europea sud-occidentale, dove si potrebbero innescare temporali di moderata e forte intensità che potranno dare la stura ad occasionali grandinate e colpi di vento. La presenza di una circolazione atmosferica piuttosto “lasca”, nei medi e bassi strati, sommato all’inasprimento del “gradiente termico verticale” (forti differenze termiche fra bassi e alti strati della troposfera), acuito dal maggior apporto di calore fornito proprio dall’intenso soleggia mento di fine Maggio, forniranno gli ingredienti ideali per lo scoppio, tavolta pure improvviso, di moti convettivi piuttosto intensi, capaci di alimentare lo sviluppo di grosse “Cellule temporalesche termoconvettive”, caratterizzate da forti “Updrafts”, che esacerberanno le manifestazioni temporalesche. Data la discreta rotazione delle nubi temporalesche non è esclusa, all’interno delle “Celle” più intense, neppure la formazione di rari fenomeni vorticosi (trombe d’aria, piccoli tornado).
Questo maggior apporto di calore, indotto dalla graduale intensificazione dell’insolazione diurna che surriscalda per bene i terreni, instabilizza la colonna d’aria sovrastante, per l’inasprimento del “gradiente termico verticale” (fra l’aria sempre più mite nei bassi strati e l’aria più fredda che scorre alle quote superiori della troposfera), alimentando lo sviluppo di moti convettivi (correnti ascensionali che dal suolo tendono a propagarsi verso la media e alta troposfera) più marcati che spesso vengono identificati nella genesi di addensamenti cumuliformi, piuttosto sviluppati in altezza, nelle ore centrali del giorno, specie se in presenza di importanti “gradienti termici verticali”, che vengono poi inaspriti dall’isolamento nei bassi strati di un “cuscino d’aria calda ed umida” (come avviene in estate sulla pianura Padana dove lo strato caldo umido preesistente al suolo rappresenta il carburante che mette in moto i temibili temporali padani). In questi giorni, osservando le moviole satellitari, si assisterà alla formazione di nubi cumuliformi (per lo più cumuli e congesti), ad evoluzione diurna, sempre più pronunciate fra l’area balcanica, la regione carpatico-danubiana, i bassopiani polacchi e le più vaste pianure di Ucraina, Bielorussia e Russia europea, dove l’attività “termoconvettiva”, capace di scatenare temporali davvero terribili, conditi da fenomeni grandinigeni, entra nel suo periodo clou, con eventi temporaleschi anche di forte intensità.
Del resto, fra Ucraina, Bielorussia, Repubbliche Baltiche e Russia europea, i massimi picchi di precipitazioni si verificano proprio durante la tarda primavera e il periodo estivo, quando le estese pianure di Ucraina, Bielorussia e Russia europea, esposte all’intenso soleggiamento diurno, si surriscaldano notevolmente facendo schizzare i termometri oltre la soglia dei +25°C +30°C, o anche più (picchi sopra i +34°C +36°C) durante le ondate di calore che risalgono dall’entroterra desertico libico e egiziano, a seguito del posizionamento di un’area depressionaria sul Mediterraneo centrale o dell’affondo di un asse di saccatura verso l’Italia. A Mosca il mese più piovoso dell’anno è Luglio, con una media pluviometrica di 94 mm, cosi come per Kiev, dove in Luglio cadono in media ben 88 mm di pioggia, mentre nei mesi meno piovosi (Marzo, Aprile e Ottobre) ne cadono appena 39 mm. Nel corso delle prossime ore, fra yardo pomeriggio e sera, i temporali più forti dovrebbero interessare l’area dei Carpazi orientali, il nord della Romania, la Moldavia, le pianure dell’Ucraina centro-meridionale, la Bielorussia e il sud-ovest della Russia europea, li dove nella media troposfera si faranno avanti infiltrazioni di aria più fredda in quota, collegate al ramo più meridionale del flusso perturbato principale che scorre fra la Scandinavia e il nord della Russia.
Queste infiltrazioni fredde in quota destabilizzeranno l’atmosfera, facendo scoppiare una diffusa instabilità convettiva su vaste aree dell’Europa centro-orientale. Attualmente numerose “Cellule temporalesche”, di chiara origine “termoconvettiva”, si stanno ben sviluppando fra l’Ucraina meridionale, il nord della Romania, Bielorussia e settore sud-occidentale della Russia europea, dove sono in atto piogge, rovesci e acquazzoni distribuiti in modo sparso ed irregolare sul territorio. Alcune di queste “Cellule temporalesche” durante il pomeriggio, gonfiandosi e interagendo fra di loro, potranno generare anche delle più complesse “Multicelle temporalesche”, capaci di dare la stura a fenomeni precipitativi molto intensi, seppur molto localizzati. Soprattutto sulla Romania centro-settentrionale e nell’Ucraina centrale, dove in serata si attendono vere e proprie “sferzate temporalesche”, contraddistinte da una attività elettrica molto vivace e fenomeni localmente di moderata o forte intensità, anche a carattere grandinigeno. Singolare la cumulogenesi, davvero imponente, in atto sui monti della Crimea, che vede la formazione di una “Cellula temporalesca” piuttosto grossa, che sta arrecando rovesci di pioggia, accompagnati da fulminazioni e tuoni fragorosi.