Sono passati circa 10.000 anni, e 300 generazioni, ma a quel tempo “l’Italia era un’immensa ‘Amazzonia’, una sconfinata distesa di foreste, paludi, pianure boscose e fiumi”. A questo legame storico tra la natura del passato e quella di oggi il Wwf dedica la Giornata delle Oasi (il 18 maggio, con tante iniziative), per sostenere il progetto ‘Triangolo Verde’ dell’Amazzonia per contrastare la deforestazione in un’ampia zona al confine tra Ecuador, Colombia e Peru’. La missione a sostegno dell’Amazzonia – la grande foresta sudamericana che negli ultimi 50 anni ha perso un quinto della sua superficie – ha ricevuto il patrocinio del ministero dell’Ambiente. “La giornata delle Oasi pone l’accento su due temi fondamentali – dice Gian Luca Galletti a pochi giorni dall’evento – la difesa e la valorizzazione del patrimonio naturalistico e la grande sfida globale dei cambiamenti climatici. Il Wwf, con la sua gestione di tante oasi, rappresenta il paradigma di una visione virtuosa del bene ambientale. Nel prossimo semestre di guida Ue – rileva Galletti – l’Italia dovra’ essere capace di porsi autorevolmente in tutte le assise internazionale come motore di un nuovo modello di sviluppo globale che punti non al consumo ma al risparmio delle risorse naturali”. “Il cuore dell’impegno del Wwf in Italia – osserva il presidente onorario del Wwf Italia Fulco Pratesi – e’ stato da sempre la difesa di quell’incredibile mosaico di biodiversita’ e di natura che avvolge il nostro paese. Oggi la nostra azione per combattere la deforestazione dimostra come l’Amazzonia possa essere conservata con un sistema di aree protette e di oasi”. Le Oasi sono il progetto di conservazione piu’ importante del Wwf Italia; in sostanza si tratta di un “parco diffuso” dalle Alpi alla Sicilia che conta oltre 100 tasselli per un totale di 37.000 ettari di natura protetta.