Ritorna il treno storico della Fondazione Fs Italiane sulla linea Agrigento Bassa – Porto Empedocle per un viaggio davvero speciale, dato che dai finestrini delle vetture è possibile ammirare la Valle dei Templi e le sue rovine millenarie.
Nella giornata inaugurale della tratta, l’8 Giugno scorso, c’è stato un vero boom di passeggeri. Circa 500 viaggiatori, infatti, provenienti da Palermo e provincia e da Agrigento hanno inaugurato il nuovo corso: tra questi il direttore della Fondazione FS italiane, Luigi Cantamessa, il responsabile della Direzione territoriale Produzione di Rfi Andrea Cucinotta, e diversi rappresentati del dipartimento Beni culturali della Regione siciliana.
‘I biglietti per assicurarsi un posto a bordo treno – si legge in una nota di Ferrovie Kaos, partner di Fondazione Fs – sono andati esauriti diversi giorni prima dell’evento a testimonianza delle enormi potenzialità di questa infrastruttura che, grazie alla lungimiranza di dirigenti ferroviari come Luigi Cantamessa, è stata strappata all’abbandono e ad un futuro che profumava di dismissione definitiva. Per molti viaggiatori è stata la ‘prima volta’ a bordo di un treno storico, e l’esordio sulla affascinante ferrovia dei templi.(…)’
La Ferrovia dei Templi, un tracciato lungo 10 km, costituisce un unicum nel suo genere in quanto parte della tratta attraversa il Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, dichiarato dall’UNESCO “Patrimonio dell’umanità”, servendo l’area archeologica con la fermata denominata “Tempio Vulcano”, posta proprio di fronte all’omonimo Tempio e a pochi metri dallo storico Giardino della Kolymbethra, autentico gioiello archeologico e agricolo; una fermata “strategica” che propone una splendida vista su tutta la valle e sui Templi di Castore e Polluce e della Concordia.
L’iniziativa si inquadra nel progetto “Binari senza tempo” di Fondazione FS Italiane, volto a valorizzare il patrimonio ferroviario italiano costituito dalle linee che possono essere destinate a servizio di un turismo di qualità, volto a scoprire le specificità dei territori attraversati dai treni, con una modalità di fruizione ambientalmente sostenibile.