Allerta Meteo, infuria il ciclone sul Mediterraneo: piogge torrenziali in Africa, da stasera arriva al Sud Italia…

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CICLONE 03Sta colpendo duramente l’Algeria, con piogge torrenziali e forti venti il ciclone Afro/Mediterraneo nato ieri tra Spagna e Marocco e pronto ad attraversare tutto il “Mare Nostrum” arrivando addirittura in Turchia nella giornata di dopodomani, giovedì 5 giugno. Tra stasera e domani, intanto, lambirà il Sud Italia attraversando il Canale di Sicilia e il mar Jonio, passando tra Tunisia, Libia e Malta per dirigersi sulla Grecia.
CICLONE 02Gli ultimi aggiornamenti confermano che il maltempo più intenso rischia di colpire l’Italia meridionale e in modo particolare le zone joniche di Calabria e Puglia, che domani saranno probabilmente sfiorate dai più forti temporali che dovrebbero rimanere in mare aperto. Il vortice ciclonico, infatti, risalirà dal nord Africa verso l’Europa meridionale proprio sul mar Jonio, e sull’Italia meridionale avremo molte nubi e qualche pioggia come dopotutto si sta verificando già oggi, lunedì 2 giugno, con cieli coperti su tutto il Sud, qualche piovasco e temperature che si mantengono fresche a causa dell’assenza di soleggiamento (Palermo, Catania e Reggio Calabria raggiungono appena i +19°C e siamo già nelle ore centrali della giornata)…

CICLONE 04Le piogge più intense stanno colpendo l’Algeria settentrionale e nelle prossime ore si sposteranno più a Sud, fin nell’entroterra Sahariano, da cui intanto è iniziato l’ingente flusso di sabbia desertica che si muoverà nelle prossime ore in modo imponente verso il mar Jonio ma soprattutto verso l’Egeo, che domani sarà ricoperto da tantissimo pulviscolo desertico.
Il maltempo si sposterà stasera anche sulla Tunisia, per poi concentrarsi domani sulle acque del Mediterraneo centrale, appunto intorno ai mari dell’estremo Sud, dirigendosi successivamente sulla Grecia. Eloquente la formazione della tempesta che ha già assunto connotati ciclonici, come possiamo osservare dalle immagini satellitari di stamani, proprio tra il nord Africa e il Mediterraneo centro/occidentale.
Il Sud Italia è ricoperto dalle nubi prefrontali rispetto alla perturbazione, nubi che si estendono persino fin sull’isola di Creta ad evidenziare la vastità di questo pericoloso sistema perturbato.

CICLONE 01Attenzione alle prossime ore proprio all’estremo Sud Italia: tra stasera e domani, infatti, avremo circa 24-30 ore di autentica burrasca tra Canale di Sicilia e mar Jonio, con raffiche di vento ad oltre 130km/h intorno all’occhio del ciclone, che si formerà a ridosso del vortice di bassa pressione profondo fino a 995hPa. Domani avremo immagini satellitari davvero spettacolari: sembrerà di avere a che fare con un vero e proprio uragano appena a sud/est dell’Italia, sul mar Jonio che andrà in burrasca con onde alte fino a 10 metri. I forti venti di nord/est in mattinata colpiranno con violenza la Calabria orientale, la Sicilia sud/orientale e Malta, per poi ruotare da nord/ovest. In Libia si verificheranno mareggiate spaventose. Per monitorare la situazione in diretta potete scorrere le nostre news in tempo reale e le pagine del nowcasting: satelliti, situazione, fulminazioni, radar e webcam. Sulla nostra pagina di facebook trovate ulteriori aggiornamenti e potete interagire con la Redazione inviando foto, segnalazioni o qualsiasi tipo di riflessione. Se volete, scriveteci e inviateci le foto anche all’indirizzo di posta elettronica, redazione@meteoweb.it.

56METEO A LUNGO TERMINE – Come possiamo osservare nel grafico accanto, la situazione meteo non si stabilizzerà sull’Italia almeno fino a metà mese. Le temperature nei prossimi giorni, dopo il transito di questo ciclone, aumenteranno di qualche grado ma senza alcun eccesso di calore, tornando in linea con le medie del periodo o poco superiori alle stesse. Nessun anticiclone, però, riuscirà a conquistare il territorio italiano e con spifferi freschi e instabili provenienti dai Balcani continueremo ad avere forti piogge e temporali in modo particolare nelle ore pomeridiane lungo la dorsale Appenninica, con sconfinamenti su coste e pianure. In molti casi potranno ripetersi fenomeni intensi e soprattutto violente grandinate.

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