Non tutte le fertilita’ tramontano con il passare degli anni. Un nuovo studio della University of Western Australia ha scoperto che la fertilita’ competitiva dei grilli oceanici (teleogryllus oceanicus), insetti presenti sulle coste dell’Oceania, migliora con l’eta’, analizzando i cambiamenti ontogenetici nella composizione chimica del liquido seminale di questi animali attraverso i dati forniti dall’abbondanza di alcune proteine e dall’espressione genica. Dalle indagini e’ emerso che probabilmente l’aumento della fertilita’ e’ determinato dalle variazioni quantitative di undici proteine nel corso dell’invecchiamento dei grilli. Gli anziani hanno la meglio, sia in termini di vitalita’ e qualita’ generale dello sperma, sia in termini di successo competitivo. “Alcune delle proteine che abbiamo trovato nei grilli – hanno spiegato gli autori – sono molto simili a quelle che si basano sulle sequenze di amminoacidi trovate in altri animali che hanno dimostrato di esercitare un impatto sulla fertilita’ maschile o sulla fisiologia riproduttiva femminile”. Le proteine potrebbero dunque svolgere un ruolo cruciale nel determinare un incremento della fertilita’ dei maschi anziani. Una scoperta che potrebbe tornare utile anche per la creazione di strategie diverse di aumento della fertilita’ per l’uomo. Lo studio e’ stato pubblicato su Evolution & Development.