Tra gli animali più spettacolari e strani del pianeta, non possiamo non annoverare il Bucero bicorne, detto anche grande calao indiano, stanziale in India e nell’Asia sudorientale, dal Myanmar all’isola di Sumatra, dove popola le foreste pluviali.
È un uccello di grandi dimensioni, che può raggiungere il metro e mezzo di lunghezza, con un peso compreso tra i 2,5 e i 4 chilogrammi, con grandi ali lunghe e arrotondate.
Di certo questa creatura, dal piumaggio nero, bianco e grigiastro, non passa inosservata per via del suo enorme becco ricurvo verso il basso che, estendendosi anche sopra il capo, forma una sorta di curioso casco giallo.
Il bucero bicorne, che si sposta saltellando o volando per brevi tratti, produce, in volo, un caratteristico rumore nel battito d’ ali, paragonabile agli sbuffi delle vecchie locomotive a vapore. Quest’uccello, dalla livrea variopinta in entrambi i sessi, è estremamente abitudinario, visitando ogni giorno gli stessi alberi, senza discostarsi mai dal suo territorio.
Si nutre di frutti, principalmente di fichi, da cui ricava tutta l’acqua di cui ha bisogno, ma anche di piccoli mammiferi, piccoli rettili, anfibi e altri uccelli.
Le piccole prede vengono ingerite sollevando il capo e fatte scivolare in bocca; mentre quelle di dimensioni più consistenti vengono frantumate con il becco e sbattute contro i rami prima di essere mangiate.
Nella stagione riproduttiva, i maschi si affrontano in volo a colpi di caschi. Il bucero bicorne costruisce il nido nella cavità di un albero; in cui la femmina depone 1-2 uova, sigillando l’entrata con fango ed escrementi, in modo da lasciare solo una piccola fessura per ricevere il cibo dal maschio. Dopo circa 3 mesi, abbatte il divisorio ed esce, ma i piccoli ricostruiscono il nido dall’interno, continuando ad essere alimentati per un altro mese. Fino al momento dell’involo è la coppia di biceri a provvedere alla cura della sua prole.