Vicino Altamura, una città di quasi 70 mila abitanti in provincia di Bari, è presente uno dei siti paleontologici più importanti del mondo: la Cava dei Dinosauri, con decine di migliaia di impronte conservate in ottimo stato. Nella stessa zona è stato anche ritrovato il cranio di un uomo di Neandertal risalente a circa 50.000 anni fa. Nonostante l’enorme valore paleontologico però, la cava dei dinosauri è abbandonata dal giorno della sua scoperta, per niente valorizzata, a causa di un lunghissimo contenzioso tra i proprietari della cava e la pubblica amministrazione.
Oggi viene proposta come luogo da tutelare nel 7° censimento del FAI (Fondo Ambiente Italiano) “i Luoghi del Cuore”.
Lo studio del giacimento di Altamura è stato condotto dai paleontologi dell’Università La Sapienza di Roma, ed ha portato a rivedere le ipotesi sulla conformazione della regione apula del tardo Cretaceo: i modelli paleogeografici precedenti proponevano vaste regioni sommerse con poche isole sparse, ma la scoperta in questo ed altri siti pugliesi della presenza di dinosauri suggerisce un altro scenario, perché animali così grandi non avrebbero avuto un territorio sufficiente per alimentarsi e deporre le uova.
I paleontologi in base alle impronte hanno anche descritto un nuovo genere di dinosauro che è stato chiamato Apulosauripus federicianus (Nicosia et alii, 1999). Si trattava di un erbivoro di circa 5 metri di altezza e 2 tonnellate di peso.
Come già accennato nella zona di Altamura è stato fatto anche un altro importantissimo ritrovamento paleontologico: nel 1993 gli speleologi del CARS (Centro Altamurano Ricerche Speleologiche), rinvennero in una grotta nel complesso carsico di Lamalunga, lo scheletro dell’”Uomo di Altamura”. Si tratta di uno scheletro completo di quello che è stato successivamente classificato come un Homo neanderthalensis vissuto circa 50.000 anni fa.
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