Dovrebbe essere scongiurato il rischio di vedere un forte rovescio temporalesco equatoriale durante il match, atteso sabato sera a Manaus, fra Italia e Inghilterra. La capitale dell’Amazzonia, Manaus, ubicata nel cuore dell’immensa foresta pluviale dell’Amazzonia, il più grande polmone verde del nostro pianeta (anche se la taiga russo-siberiana è la foresta più estesa della Terra), trovandosi a soli 3° di latitudine a sud dell’equatore geografico, gode del classico clima equatoriale, caldo e umido tutto l’anno, con frequenti precipitazioni, spesso sotto forma di forti rovesci o temporali molto intensi che si esauriscono nel giro di poche ore, se non addirittura minuti. La maggior parte di questi intensi fenomeni temporaleschi, di chiara origine “termoconvettiva”, solitamente si manifesta tra il primo pomeriggio e la prima serata, per esaurirsi rapidamente nel corso della sera, lasciando spazio ad ampi rasserenamenti, pur in un contesto molto afoso, con temperature dell’aria oscillanti fra i +24°C e i +26°C, coadiuvate da elevatissimi tassi dell’umidità relativa, oscillanti fra il 75 % e il 90 %. Molti di questi temporali, a causa dell’intenso riscaldamento diurno (derivato dai passaggi “zenitali” del sole) e delle notevoli fonti di umidità fornite dalla stessa foresta pluviale (piena di corsi d’acqua, stagni e paludi molto estese) che copre l’intera area dell’Amazzonia, possono raggiungere dimensioni spaziali considerevoli, dando luogo a fenomeni precipitativi davvero violenti, coadiuvati da attività elettrica a fondoscala, elevati valori di rain/rate e furibondi colpi di vento, legati ai “Downbursts” delle singole “Celle”.
Molto probabilmente, nella giornata di sabato, dopo una mattinata prevalente soleggiata e piuttosto calda, nel corso del pomeriggio, a causa dell’incessante insolazione diurna che surriscalda per bene l’aria calda e molto umida preesistente, saranno probabili delle imponenti cumulogenesi (cumuli congesti e cumulonembi) che crescendo di quota potrebbero dare la stura a dei rovesci temporaleschi distribuiti a macchia di leopardo nell’area attorno Manaus, con scrosci a tratti intensi, ma di breve durata e ben localizzati. Nel corso della serata i fenomeni tenderanno rapidamente ad esaurirsi, ma l’elevatissima umidità relativa, in parte derivata dalla parte evaporazione di corsi d’acqua, stagni e paludi che contraddistinguono la foresta amazzonica (fonte inesauribile di umidità) renderà l’atmosfera molto afosa, e certamente disagevole per i nostri giocatori. Di certo a Manaus non si troveranno le condizioni ambientali adatte per una partita di calcio.