L’animale proviene dalla regione contaminata dalle sostanze radioattive sprigionate dal complesso nucleare Fukushima Daiichi colpito da uno tsunami l’11 marzo 2011. Come questa mucca, altre 350 abbandonate dai loro proprietari durante lo sgombero della zona vivono nella “fattoria della speranza” che si trova a soli 14 chilometri dalla centrale, dove gli agricoltori hanno deciso di occuparsi di loro contro la volontà delle autorità.
Molte presentano macchie bianche sulla pelle e gli agricoltori hanno chiesto un’inchiesta per determinare le cause esatte della malattia. “Le nostre mucche non possono essere macellate. Sono affette da radioattività”, ha sottolineato Masami Yoshizawa, responsabile dell’allevamento.
La zona nel raggio di venti chilometri intorno al sito atomico e molte altre località più distanti sono state sgomberate dopo il disastro.
Giappone: protesta sotto il ministero con la mucca radioattiva di Fukushima
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