Continua in Germania, nella grotta Riesending-Schachthöhle, il lavoro dei tecnici italiani del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) impegnati nel recupero dello speleologo tedesco ferito da una scarica di sassi l’8 giugno scorso.
Partecipano ora alle operazioni di recupero circa 30 tecnici del CNSAS che hanno assunto la direzione delle operazioni in grotta, in accordo con il Governo Federale Tedesco e con il prezioso supporto dei servizi di soccorso alpino tedesco, svizzero e austriaco.
Il ferito si trova a circa 2500 m dall’ingresso nel meandro orizzontale lungo circa 1 km che si trova alla profondità di 900 metri. Durante la notte la barella ha già superato la prima serie di pozzi e strettoie che caratterizzavano il tratto precedente.