L’aria fresca scandinava si prepara a scalfire lo strato di aria calda accumulato sulla pianura Padana, ecco come scoppieranno i “botti temporaleschi”

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asLa prolungata ondata di calore che in settimana ha interessato con una certa enfasi le nostre regioni centro-settentrionali, facendo schizzare i termometri oltre il muro dei +36°C +37°C su diverse aree della pianura Padana (per l’effetto combinato dell’afflusso di aria calda in quota che si sommava alle “Subsidenze atmosferiche” del regime anticiclonico e all’intensa insolazione diurna), ha già le ore contate. Tutto per merito di un nuovo improvviso cambio di circolazione che entro le prossime 24-36 ore avvetterà aria decisamente più fresca e relativamente umida, che dalla penisola Scandinava scivolerà nel cuore dell’Europa centrale, fra Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Svizzera e Austria, provocando un deciso crollo del geopotenziale in quota. Una parte di questo flusso d’aria piuttosto fresca, d’estrazione continentale, in discesa dalla Scandinavia e dal mar Baltico, nel corso della giornata di domani, dopo aver aggirato la catena alpina, sia ad ovest che ad est, riuscirà a traboccare sulle nostre regioni settentrionali, attraverso la porta del Rodano (“mistral”) e quella del Golfo di Trieste (“bora”).

14Va detto che questo flusso d’aria fresca, di origine nord-oceanica, ma successivamente continentalizzato per il passaggio delle masse d’aria fresche e molto umide fra Norvegia e Scandinavia, s’instaurerà lungo il bordo orientale di un promontorio anticiclonico oceanico, legato all’azzorriano, che ha cominciato ad ergere un proprio cuneo stabilizzante in direzione del mar di Norvegia, presentando dei massimi al suolo di oltre i 1029 hpa a ridosso delle coste meridionali irlandesi. Questa figura anticiclonica, disponendo un assetto marcatamente meridiano (con il proprio asse principale allungato lungo i meridiani), in direzione del mar di Norvegia, ha ulteriormente accentuato la discesa dell’aria fresca sull’Europa centrale, inasprendo a sua volta il forte calo di geopotenziale su gran parte dell’Europa centrale. In queste ore le masse d’aria fresche, di origine sub-polare marittima, dopo essersi continentalizzate sulla penisola Scandinava, in aria temperata fresca, in queste ore dalla Scandinavia si stanno fiondando nel cuore della Mitteleuropa, interessando la Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Svizzera e Austria, con l’inserimento di una debole/moderata ventilazione dai quadranti settentrionali che sta favorendo un considerevole calo termico. Quest’aria più fresca, in discesa dalla Scandinavia, scivolando sui bassopiani tedeschi, tenderà a scontrarsi con le masse d’aria molto più calde e secche che caratterizzano il promontorio anticiclonico sub-tropicale africano, da giorni insistente fra il Mediterraneo centro-occidentale e l’Europa centrale.

05I forti contrasti termici che si verranno a creare fra le differenti masse d’aria genereranno forti “gradienti termici verticali”, destabilizzando l’atmosfera e agevolando lo sviluppo di intensi moti convettivi (forti correnti ascensionali) che alimenteranno lo sviluppo di diffusi annuvolamenti cumuliformi, capaci di dare la stura a frequenti fenomeni temporaleschi su buona parte delle regioni settentrionali. Proprio nella giornata di domani l’aria fresca, dopo essere scivolata fra Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria, tramite la Croazia settentrionale e la Slovenia, tenderà ad biforcarsi lungo gli “intagli” naturali delle Alpi Dinariche, traboccando sul Golfo di Trieste e sulle coste dell’Istria come sostenuti venti di “bora” che si propagheranno rapidamente alle coste di Romagna, Veneto e al basso Friuli, per poi entrare all’interno del Catino Padano. Quest’aria decisamente più fresca, entrando sulla pianura Padana con una moderata ventilazione dai quadranti orientali, tenderà a scalzare l’aria molto calda accumulata nei bassi strati (in prossimità del suolo), spingendo quest’ultima verso l’alto, e generando cosi gli intensi moti convettivi che innescheranno la formazione di rovesci e forti temporali, accompagnati da scariche elettriche, locali grandinate, intensi colpi di vento, legati ai singoli “downbursts”.

3Queste forti turbolenze, indotte dall’intrusione dell’aria più fresca, di origine scandinava, a tutte le quote, favorirà lo sviluppo di sistemi temporaleschi a mesoscala che dovrebbero interessare più da vicino l’Emilia, la bassa Lombardia e il Piemonte, dove nel corso del pomeriggio di domani si potranno verificare anche fenomeni di forte intensità, con associate grandinate e colpi di vento. Sul resto dell’Italia il progressivo calo delle temperature, specie nella libera troposfera, sommato al campo barico che tenderà a divenire sempre più “lasco”, favorirà la genesi di una attività convettiva di origine “termoconvettiva” lungo tutta la dorsale appenninica, con lo sviluppo di diffuse “Cellule temporalesche” che unendosi fra di loro, nella fase di maturazione, potranno produrre anche dei sistemi temporaleschi “Multicellulari”, capaci di dare la stura a forti rovesci di pioggia e occasionali grandinate. Specie sui rilievi di Emilia, Toscana, Marche, Abruzzo e zone più interne di Lazio e Umbria, dove si formeranno temporali piuttosto accesi. Nel corso della nottata fra domani e la giornata di domenica i temporali interesseranno più direttamente anche il nord della Toscana, l’Umbria, le Marche e l’Abruzzo, dove l’ingresso dell’aria fresca sarà accompagnato dall’ingresso di una moderata, a tratti tesa, ventilazione da E-NE e NE, che renderà l’alto Adriatico e l’alto Tirreno a largo molto mosso, con lo sviluppo di onde alte anche più di 1.5-2.0 metri sul basso mar Ligure e mar di Corsica.

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