Una nuova ricerca dalla Curtin University ha dimostrato che le antiche eruzioni vulcaniche in Australia, circa 510 milioni di anni fa, hanno influenzato in modo significativo il clima, provocando la prima nota estinzione di massa nella storia della vita complessa. Il prof. Fred Jourdan dal Dipartimento di Geologia Applicata di Curtin, insieme ai colleghi di diverse istituzioni australiane e internazionali, hanno utilizzato tecniche di datazione radiometrica per misurare con precisione l’età delle eruzioni avvenute nella provincia vulcanica di Kalkarindji – dove le lave hanno coperto una superficie di oltre 2 milioni di chilometri nel territorio del Nord e dell’Ovest australiano. “L’estinzione del Cambriano, che ha sradicato il 50 per cento delle specie, fu legata ai cambiamenti climatici e all’esaurimento di ossigeno negli oceani; ma l’esatto meccanismo che ha causato questi cambiamenti non era noto, almeno fino ad ora,” ha detto il dottor Jourdan.
“Non solo siamo stati in grado di dimostrare che la provincia vulcanica Kalkarindji è stata la responsabile dell’estinzione del Cambriano, ma la ricerca ha anche evidenziato un impoverimento di anidride solforosa dalle rocce vulcaniche della provincia – che è sinonimo di rilascio di zolfo in atmosfera durante le eruzioni“. “Per paragone – spiega – l’eruzione del 1991 del Pinatubo ridusse le temperature globali medie di pochi decimi di grado per alcuni anni. Se tali piccole eruzioni possono influenzare il clima – continua – possiamo solo immaginare cosa sarebbe capace di fare un’eruzione di queste proporzioni“. Il team ha quindi confrontato la provincia vulcanica di Kalkarindji con altre province vulcaniche e ha mostrato che il processo più probabile per tutte le estinzioni di massa era una rapida oscillazione del clima innescato da eruzioni vulcaniche che emettono biossido di zolfo, insieme con i gas serra metano e anidride carbonica. Le rapide oscillazioni del clima prodotte dalle eruzioni vulcaniche hanno reso difficile l’adattamento per diverse specie, con conseguente loro scomparsa. Egli ha anche sottolineato l’importanza di questa ricerca per capire meglio il nostro ambiente attuale. “Per comprendere il lungo periodo climatico e gli effetti biologici delle massicce iniezioni di gas nell’atmosfera dalla società moderna, dobbiamo riconoscere come il clima, gli oceani e ecosistemi siano stati colpiti in passato“, ha concluso il ricercatore.