A nord dell’arcipelago delle Maldive, nell’atollo Huvadhu, si trova un’isola molto particolare: l’Isola di Vaadhoo, un paradiso ad occhi aperti per i subacquei. È quasi deserta, popolata da pochi individui che vivono una vita pacifica nel mezzo dell’Oceano Indiano. Per coloro che amano la natura allo stato puro, lontana dal caos della modernità, dall’inquinamento dell’urbe, un viaggio in questo posto paradisiaco è d’obbligo. La spiaggia di Vaadhoo, nelle ore notturne, è lambita da onde luminose che sembrano riflettere le stelle del cielo.
In realtà, questa scena surreale offerta dal mare, è da ricondurre al fenomeno della bioluminescenza. In particolare, sono minuscole forme di vita vegetale marina, il fitoplancton, ovvero l’insieme degli organismi presenti nel plancton in grado di sintetizzare sostanza organica da sostanze inorganiche disciolte, utilizzando la radiazione solare come fonte di energia a conferire all’acqua questo colore incredibile.
A produrre lo straordinario effetto sono, in particolare, i dinoflagellati, microscopiche alghe acquatiche contenenti clorofilla. Stando ad uno studio co-firmato dal biologo marino Woodland Hastings, della Harvard University, la particolare conformazione a canale della membrana cellulare dei dinoflagellati, che risponde ai segnali elettrici, potrebbe essere alla base di tale splendente meccanismo.
Tale teoria sulla bioluminescenza è stata confermata da uno studio, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, nel quale gli studiosi confermano l’esistenza, nei dinoflagellati, di “canali” che permettono il passaggio di protoni, che riempiono l’interno dei microorganismi. Quando questi fluttuano, i movimenti delle acque inviano impulsi elettrici attorno a un compartimento riempito di protoni.
La luce azzurra viene prodotta da una proteina denominata “luciferase” , attivata da una serie di reazioni chimiche, a loro volta innescate da impulsi elettrici che aprono i canali dei protoni. Ma per quale motivo avviene questo straordinario spettacolo che da anni incanta i visitatori e i turisti provenienti da tutto il mondo?
Alcuni dinoflagellati possono produrre tossine dannose non solo per le creature marine (es. per i pesci), ma anche per gli esseri umani; per cui la bioluminescenza può servire a tali microrganismi come arma di difesa per allontanare i predatori. In questo caso gli astri non c’entrano nulla ed il fenomeno incantevole, romantico e all’apparenza misterioso, è del tutto naturale.
Questo posto magico va visitato almeno una volta nella vita, per provare il brivido di una passeggiata “luminosa” nella sabbia, con le onde che si infrangono nella battigia, producendo una bellissima luce azzurra, sotto il cielo stellato delle Maldive che completa uno scenario già di per sé meraviglioso. Tale fenomeno può verificarsi in tutti gli oceani del mondo, pur essendo visibile solo in alcuni di essi, poiché è necessaria una grande concentrazione di plancton per osservarli.