Farmaci usati contro il Parkinson hanno mostrato di essere efficaci nel ridurre i sintomi della sindrome di Rett, in un modello murino. Un gruppo di ricercatori dell’IDIBELL e dell’Universita’ di Barcellona ha dimostrato che una combinazione di farmaci efficaci per la malattia di Parkinson ha ridotto alcuni sintomi associati alla sindrome di Rett in topi usati come modello umano della malattia. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Neuropsycopharmacology. La sindrome di Rett e’ la seconda causa piu’ comune di ritardo mentale nelle donne, dopo la sindrome di Down. Si tratta di una malattia dello sviluppo neurologico il cui quadro clinico comincia a comparire tra 6 e 18 mesi dopo la nascita e comporta una perdita delle capacita’ intellettuali, sociali e motorie, accompagnata da comportamenti autistici (come movimenti ripetitivi delle mani). La sindrome di solito e’ dovuto alla presenza di una mutazione nel gene MECP2. Gli scienziati hanno scoperto che il trattamento combinato con inibitori L-Dopa e inibitori della dopa decarbossilasi riduce le tipiche manifestazioni della malattia e i difetti di mobilita’.