Montserrat: un monastero avvolto tra le montagne dove fede e natura affascinano i visitatori

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Vicino Barcellona, in Spagna, nascosto tra le montagne sorge Montserrat, appunto ‘monti chiusi, serrati’. Qui sorge un monastero in cui si celebra il culto della Madonna Nera.

Secondo la leggenda, la prima immagine della Vergine fu ritrovata da alcuni bambini che accudivano un gregge dentro una grotta nel 880, dopo aver visto una luce sulla montagna. Quando il vescovo seppe del ritrovamento cercò di far trasportare la piccola statua a Manresa, ma non gli fu possibile perché la statua divenne troppo pesante. Perciò il vescovo interpretò questo segnale come il desiderio della Vergine di rimanere nei pressi del luogo del ritrovamento e perciò ordinò la costruzione del santuario.

La statua di Maria rappresentata con volto di carnagione scura, da cui ha origine il soprannome popolare di moreneta ha una sua copia venerata a Sassari.

monserrat4Anche l’origine del monastero è molto antica e incerta. Legato al culto della Madonna, l’eremo si trasformò in un santuario, e grazie alle donazioni dei fedeli divenne infine un’abbazia.

Il plesso comprende oggi la basilica, il chiostro, il refettorio e una piazza. La basilica fu ricostruita completamente nel XIX secolo ed è ad una sola navata, attorno alla quale sono disposte diverse cappelle. Il chiostro, opera dell’architetto Josep Puig i Cadafalch, è costituito da due piani sostenuti da colonne di pietra. Il piano inferiore comunica con il giardino che dispone di una fonte nella parte centrale.

Il refettorio è del XVII secolo ma fu restaurato nel 1925 da Josep Puig i Cadafalch: nella parte centrale un mosaico rappresenta il Cristo, mentre nella parte opposta si può vedere un trittico con scene della vita di San Benedetto.

Infine, il Monastero dispone di un museo diviso in tre sezioni: quella preistorica, nella quale sono esposti diversi ritrovamenti di quest’epoca rinvenuti nella montagna circostante; quella dell’Oriente biblico, con materiale archeologico relativo alla Bibbia e, infine, la Pinacoteca, con opere dal 1500 ai giorni nostri, fra le quali opere di Dalí, Picasso e El Greco ed uno dei capolavori della maturità di Caravaggio, il ‘San Girolamo in meditazione’.

Oltre al fascino dell’arte del monastero e del museo, nelle vicinanze è possibile ammirare le Grotte millenarie, che ispirarono l’arte del barcellonese Gaudì. Le acque sotterranee continuano tuttora a forare questa cavità, formatasi tra 23 e 5 milioni di anni fa. Un’illuminazione neutra valorizza la varietà delle concrezioni e le loro tonalità: sono state contate 35 sfumature di rosso, grigio e nero, dovute agli ossidi di ferro e zolfo.

Storia, fede, natura e mistero si concentrano in questo luogo meraviglioso…assolutamente da visitare!

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