Previsioni Meteo: arriva l’anticiclone africano, ecco dove porterà il caldo nel corso del prossimo weekend

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Archiviati gli effetti della “depressione algerina” sulle nostre estreme regioni meridionali, finalmente giungono buone notizie in merito all’evoluzione meteo/climatica dei prossimi giorni. Pare ormai confermato, sul finire di settimana, l’ingresso sul bacino centro-occidentale del mar Mediterraneo di un promontorio anticiclonico sub-tropicale, di matrice nord-africana, che dall’entroterra desertico algerino si allungherà, con un proprio cuneo stabilizzante, in direzione del mar delle Baleari e del mar di Sardegna, determinando un significativo aumento dei valori di geopotenziale su quasi tutte le nostre regioni. L’incremento del geopotenziale in quota produrrà una significativa stabilizzazione della colonna d’aria, con l’attivazione di “Subsidenze atmosferiche” (moti discendenti in seno alla colonna d’aria) che inibiranno l’azione dei moti convettivi. L’espansione di questo promontorio anticiclonico, di origine nord-africane, in direzione dell’area mediterranea centro-occidentale verrà supportata dall’affondo di una saccatura di lontane origini sub-polari verso l’Atlantico portoghese.

Questa saccatura, scivolando sull’Atlantico portoghese, andrà in “Stretching”, a causa del “forcing” esercitato dall’anticiclone delle Azzorre, che mantiene i propri elementi principali in pieno Atlantico, nel tratto ad ovest dell’omonimo arcipelago. La fase di “Stretching” della saccatura terminerà nel corso della mattinata di giovedì 5 Giugno, con l’evoluzione di quest’ultima in un vasto “CUT-OFF”, colmo di aria fredda polare marittima alla quota di 500 hpa. L’isolamento di questa vasta circolazione depressionaria, a carattere freddo, nel tratto di oceano a nord-ovest della Galizia, tenderà ad enfatizzare la spinta meridiana (lungo i meridiani) di un promontorio anticiclonico di matrice nord-africana, collegato alla parte più settentrionale della Cella di Hadley, presente sul Sahara occidentale. Questo promontorio anticiclonico, a seguito dell’ulteriore approfondimento del “CUT-OFF” isolato in pieno Atlantico che presenterà pure un intenso “gradiente barico orizzontale”, dall’entroterra desertico algerino si espanderà in direzione del bacino centro-occidentale del Mediterraneo, spingendo il proprio asse principale fra penisola Iberica, Baleari e Italia. Sul bordo occidentale del promontorio anticiclonico sub-tropicale algerino si svilupperà un’onda mobile di calore, con l’avvento di masse d’aria piuttosto calde e secche (sia a 850 hpa che 500 hpa), di tipo sub-tropicale continentale, che dai deserti del Maghreb risalirà in direzione della Spagna, la Francia meridionale, bordando pure la nostra penisola che si troverà lungo il margine orientale dell‘ondulazione anticiclonica, con correnti disposte prevalentemente dai quadranti settentrionali nei bassi strati.

La risalita di questa struttura anticiclonica sulle nostre regioni determinerà un conseguente aumento dei valori termici, già a partire da domani, indotto sia dai fenomeni di “Subsidenza atmosferica”(moti discendenti tipici nei regimi anticiclonici) che dallo scorrimento di aria sempre più calda e secca, proveniente dall’Africa nord-occidentale, nella media troposfera. In diverse località la colonnina di mercurio nelle ore centrali del dì sfonderà abbondantemente il muro dei +30°C +32°C all’ombra. Ma il rialzo termico più significativo si avvertirà proprio fra le aree interne della Sardegna e le pianure del nord, dove fra domenica e lunedì prossimo la colonnina di mercurio potrà far segnare punte di oltre i +33°C +34°C. Questi valori elevati, associandosi a tassi dell’umidità relativa considerevoli, potranno creare un effetto “afa” un po’ fastidisiono, specie nelle aree attorno i grandi centri urbani della pianura Padana. Sulle rimanenti regioni, interessate dal bordo orientale dell’impalcatura anticiclonica, dove si cela una debole/moderata ventilazione dai quadranti settentrionali, le temperature, pur portandosi ben oltre le medie stagionali, non dovrebbero toccare picchi particolarmente elevati, capaci di arrecare disagi alla popolazione.

Ciò comporterà anche una intensificazione della stabilità atmosferica che regalerà delle giornate sostanzialmente stabili e soleggiate, simil estive per certi versi, su buona parte delle nostre regioni, a parte locali annuvolamenti pomeridiani ad evoluzione diurna che si relegheranno sui rilievi della dorsale appenninica e sull’arco alpino. In particolare su quest’ultimo le infiltrazioni di aria più fresca in quota potranno mantenere attiva, nelle ore centrali del giorno, una spiccata instabilità “termoconvettiva”, che potrà sfociare in brevi ed improvvisi rovesci e isolati temporali di calore che interesseranno le zone alpine e prealpine.

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