Ieri pomeriggio un violentissimo temporale ha colpito Napoli e il suo hinterland: in pochi minuti sono caduti circa 30mm di pioggia e la temperatura è crollata fino a +14°C in pieno giorno, un valore tipicamente invernale. Impressionante il vento, con raffiche che hanno raggiunto i 110km/h in zone densamente popolate e urbanizzate, provocando danni gravissimi. Dati pazzeschi che evidenziano l’entità di un fenomeno meteorologico eccezionale.
S’è trattato di un downburst, cioè una colonna d’aria in rapida discesa dalla nube temporalesca che però incontra la superficie del suolo perpendicolarmente tendendo poi ad espandersi orizzontalmente (divergenza) in tutte le direzioni, dando così l’impressione di una tromba d’aria (ma i suoi effetti a volte sono anche più devastanti di quelli di un tornado, come accaduto ieri a Napoli e dintorni, con grossi alberi sradicati come se fosse passato un distruttivo tornado).
Tra le zone più colpite, senza ombra di dubbio Portici dove alcune case sono state letteralmente sventrate dal forte vento, e i danni sono stati gravissimi. Il preziosissimo Orto botanico, memoria storica della Reggia borbonica sorto nel 1872, è stato distrutto dall’evento disastroso. Sono incalcolabili le perdite, numerosissime essenze arboree, gioiello e memoria storica plurisecolare, si sono irrimediabilmente schiantate al suolo. I danni sono inestimabili e molte delle specie botaniche provenienti da tutto il mondo sono perdute. Oggi la Reggia di Portici è chiusa al pubblico e agli utenti dell’Università di Agraria della Federico II. “In pochi minuti – spiega una nota ufficiale del Centro dei Musei di Agraria – è stato distrutto uno straordinario patrimonio arboreo e botanico faticosamente preservato per decenni e secoli presso la residenza borbonica di Portici“. I responsabili del centro, lanciano “un forte appello di solidarietà a cittadini e istituzioni locali e nazionali per salvare l’Orto Botanico della Reggia di Portici“.