Le 10 eruzioni vulcaniche più potenti degli ultimi 2000 anni

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Vulcano Soputan, IndonesiaA seguito di potenti eruzioni vulcaniche grandi quantità di biossido di zolfo si depositano nelle carote di ghiaccio sepolte in profondità all’interno dell’Antartico. Studiando questi depositi un team di ricercatori del Nevada, guidati da Michael Sigl e Joe McConnell del Desert Research Institute del Nevada (DRI), sono stati in grado di tracciare con precisione il più esplosivo di questi eventi nel corso degli ultimi 2.000 anni. In cima alla lista si è piazzata l’eruzione indonesiana di Samalas (Mount Rinjani), nel 1257, seguita dalla manifestazione del Kuwae del 1452 e del Tambora nel 1815. Con 26 record analizzati in 19 luoghi diversi dell’Antartide, si tratta della ricostruzione più precisa mai ottenuta. Le potenti eruzioni vulcaniche sono una delle cause più significative di variabilità del clima passato, a causa delle grandi quantità di anidride solforosa che emettono. Ciò porta alla formazione di particelle microscopiche note come aerosol. eruzioniQuesti aerosol riflettono più radiazione solare verso lo spazio e, infine, raffreddano la temperatura globale. Studiando i livelli di depositi di solfato, il team è stato in grado di costruire una linea temporale che mostra il momento preciso in cui le più grandi eruzioni si sono svolte. La quarta eruzione più potente avvenne intorno al 674 d.C., probabilmente inerente l’eruzione del Mount Churchill in Alaska. Al quinto e al sesto posto, rispettivamente, potrebbero esserci gli eventi della caldera Rabaul, che ebbero luogo nel 535 e nel 536 d.C. La settima esplosione più intensa è quella del Quilatoa, avvenuta nel 1280 sulle Ande. L’ottava eruzione più forte si verificò nell’America Centrale nel 450 d.C, mentre al nono e all’ultimo posto si piazzano un’eruzione avvenuta in Islanda nel 1785 e una precedente eruzione del monte Rinjani. Queste ricostruzioni risultano fondamentali per valutare le cause del cambiamento climatico in atto, tanto dibattuto perchè attribuito ai fattori antropici. E’ il culmine di un lavoro decennale al quale hanno partecipato numerosi gruppi di ricerca. I risultati sono stati pubblicati nella rivista Nature Climate Change.

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