Allerta Meteo, nuovo ciclone si “tuffa” nel Mediterraneo: weekend compromesso dal maltempo, quando migliorerà?

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2014070900H036_EU02_500La configurazione che domina sul vecchio continente appare piuttosto inconsueta per il mese di Luglio. Difatti, pur trovandoci di fronte ad un flusso perturbato principale che continua a scorrere a latitudini piuttosto elevate, a ridosso dell’Islanda troviamo in azione un ampio “delta” (diramazione del “getto” principale in due rami secondari), in seno al ramo principale del “getto polare” che fuoriesce dall’area canadese. Questo “delta” si è venuto a formare a seguito dell’isolamento di un robusto promontorio anticiclonico che dal Atlantico orientale si allunga, tramite un asse piuttosto allungato, fino alla Scandinavia.

02Il ramo principale del “getto”, che esce dal bordo settentrionale del “delta”, tende a muoversi molto velocemente verso il mar Glaciale Artico, aggirando a nord la penisola Scandinava. Il ramo secondario del “getto”, molto meno forte, invece, si muove in direzione del bacino centro-occidentale del mar Mediterraneo, andando cosi ad alimentare la circolazione depressionaria, ormai evoluta in “CUT-OFF”, che ormai staziona a ridosso delle nostre regioni settentrionali. Questo ramo secondario del “getto polare” sta pure contribuendo a sospingere, in direzione della Germania orientale, un nuovo minimo depressionario, ora spinto a latitudini sempre più meridionali.

03Questa complessa circolazione depressionaria, con più minimi depressionari, è alla base della spiccata instabilità che sta dominando su buona parte del nostre territorio nazionale. Nel corso della giornata di domani la circolazione depressionaria in azione sulle nostre regioni settentrionali tenderà gradualmente a spostarsi verso levante, favorendo un conseguente quanto temporaneo incremento dei valori di geopotenziale sui mari ad ovest dell’Italia. Pur allontanandosi in direzione dei Balcani settentrionali il minimo depressionario in questione continuerà ad apportare una moderata instabilità sulle nostre regioni più meridionali, sotto forma di una spiccata attività “termoconvettiva” che interesserà più da vicino l’Appennino centro-meridionale e le coste tirreniche di Calabria e Sicilia, dove nel corso del pomeriggio di domani si potranno verificare delle piogge e dei rovesci sparsi.

10509623_10202442957939479_5116044816464721078_nQuesti fenomeni, che localmente potranno assumere pure carattere di temporale, tenderanno gradualmente a diradarsi nel corso delle ore serali, lasciando spazio all’avvento di ampi rasserenamenti, con cieli pronti a divenire piuttosto limpidi e puliti grazie al soffio dei freschi venti di maestrale e ponente. Ma già da sabato un nuovo peggioramento andrà a coinvolgere le regioni settentrionali, ad iniziare proprio dal Piemonte, Liguria e Lombardia, per lo scivolamento, in prossimità del mar di Corsica, della circolazione depressionaria attualmente in azione sulla Germania orientale.

Questa nuova circolazione depressionaria, supportata in quota da un nucleo di aria fredda d’estrazione sub-polare marittima, determinerà un nuovo incremento dell’instabilità sulle regioni settentrionali, favorendo un sensibile aumento della copertura nuvolosa associato a piogge, rovesci e temporali sparsi, che nel corso del pomeriggio/sera successiva si sposteranno verso l’Emilia/Romagna, il Veneto e l’alta Toscana, arrecando rovesci e temporali sparsi, per il costante apporto in quota, nella media troposfera, di masse d’aria piuttosto fredde, di stampo sub-polare marittima, capaci di destabilizzare l’intera colonna d’aria, inasprendo il “gradiente termico verticale” sull’intero centro-nord.

10407178_791465844217966_1441753283979985561_nUna parte di questi fenomeni, nel corso della serata, si estenderà al resto della Toscana, l’Umbria e il Lazio, dove non si possono escludere dei fenomeni precipitativi, a carattere di rovescio o temporale. Questi notevoli contrasti termici, fra bassa e media troposfera, continueranno a supportare una significativa instabilità convettiva che continuerà ad alimentare lo sviluppo di imponenti annuvolamenti cumuliformi (cumulonembi), capaci di dare la stura a piogge, rovesci e temporali. L’instabilità dovrebbe cominciare ad allentarsi gradualmente non prima delle giornate di lunedì e martedì della prossima settimana, non appena la complessa circolazione ciclonica che attanaglia buona parte del bacino centrale del Mediterraneo e l’Italia tenderà a colmarsi, favorendo la contemporanea espansione del promontorio anticiclonico sub-tropicale in direzione delle nostre regioni, con una netta rimonta del geopotenziale in quota pronto a ripristinare la stabilità consona per la bella stagione. Ma ciò potrebbe verificarsi non prima delle giornate di martedì e mercoledì. Quindi occorrerà pazientare ancora per un po’ di giorni.

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