L’elemento saliente della prossima settimana, sotto l’aspetto puramente meteo/climatico, riguarderà l’ennesimo peggioramento temporalesco che fra la serata di lunedì 7 e martedì 8 Luglio investirà le nostre regioni settentrionali, determinando un nuovo break dell’estate. Questa incursione perturbata. oltre a rimettere in discussione la tenuta dell’estate 2014 sulle nostre regioni più settentrionali (ma non solo), sarà accompagnata anche da rovesci e fenomeni temporaleschi, che localmente potranno assumere carattere di forte intensità, soprattutto lungo le zone pedemontane prealpine, fra Piemonte, Lombardia, alto Veneto e Friuli. L’origine di questo intenso peggioramento, che comunque presenta le caratteristiche del classico break temporalesco estivo, per l’avvicinamento all’arco alpino di un sistema frontale, a carattere freddo, direttamente collegato alla saccatura che avanza gradualmente da ovest.
Quest’ultima, lungo il suo bordo occidentale (ramo discendente), è seguita dallo scivolamento di masse d’aria fredde, di origine polare marittima, che nel corso della giornata di domenica dal vicino Atlantico si muoveranno sulla Francia, per poi invadere buona parte dell’Europa centrale, lambendo le Alpi e le nostre regioni più settentrionali. L’intrusione dell’aria decisamente più fredda, in quota, di matrice polare marittima, provocherà un marcato calo del geopotenziale, oltre che un incremento del“gradiente termico verticale” che agevolerà la genesi di moti convettivi capaci di costruire imponenti annuvolamenti cumuliformi, pronti a dare la stura a rovesci e temporali sparsi fra Piemonte, Lombardia, alto Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Come già detto, i temporali più intensi, nella giornata di martedì, si formeranno principalmente lungo le zone pedemontane della pianura Padana, fra Piemonte, Lombardia, alto Veneto e Friuli, dove il “forcing” orografico delle Prealpi alle umide correnti pre-frontali da SO, che precedono il sistema frontale a carattere freddo che sfonderà dall’est della Francia e dalla Svizzera, esalterà lo sviluppo di importanti correnti ascensionali, adatte per la formazione di cumulonembi piuttosto imponenti, e per questo capaci di arrecare precipitazioni, a prevalente sfogo di rovescio o temporale. L’apporto, soprattutto in quota, di masse d’aria molto fresche, d’estrazione sub-polare marittima, in discesa dall’Atlantico islandese e dal mar del Nord, acuirà ulteriormente i contrasti termici con le masse d’aria molto più calde e umide, da giorni preesistenti nei bassi strati sopra il Catino Padano.
Quest’ultime, a seguito dello scorrimento in quota, nella media troposfera, di aria piuttosto fredda, tenderanno ad ascendere liberamente verso l’alto, attivando cosi intensi moti convettivi che forniranno l’ambiente ideale per lo scoppio di intense “Cellule temporalesche” e possibili più complessi sistemi a “Multicella” che colpiranno, a suon di piogge e rovesci con fulminazioni, soprattutto le pianure del Piemonte, Lombardia, alto Veneto e Friuli Venezia Giulia. Ma oltre alla sferzata temporalesca, che localmente potrà dare luogo a fenomeni davvero intensi, con occasionali grandinate e forti colpi di vento da “Downburst”, le regioni settentrionali, nel corso delle giornate di martedì e mercoledì, dovranno fare i conti pure con l’arrivo dell’aria fresca, d’estrazione sub-polare marittima, che dall’Atlantico islandese e dal mar del Nord scivolerà in direzione delle Alpi, penetrando a sua volta pure sulla pianura Padana, dove le temperature subiranno un calo che potrebbe essere dell’ordine dei -9°C -10°C. Localmente anche più a dispetto delle temperature registrate in questi ultimi giorni.