È partita per il suo ultimo viaggio la Costa Concordia. Al suo seguito, a distanza di sicurezza stabilita dalla Guardia Costiera, gli esperti di Greenpeace e Legambiente seguono la fase di trasferimento del relitto, a tutela del mare e dell’ecosistema del Santuario dei Cetacei. L’operazione si chiama ‘Costa ti tengo d’occhio’ e vuole essere una voce indipendente di monitoraggio delle operazioni. Da oggi sara’ possibile seguire gli spostamenti del convoglio e gli aggiornamenti via twitter a questo indirizzo con hashtag #sorvegliataspeciale: http://www.greenpeace.org/italy/TrasferimentoConcordia/ , e hashtag #Costatitengodocchio al link http://www.legambiente.it/contenuti/articoli/operazione-costa-ti-t engo-docchio L’imbarcazione ‘Maria Teresa’ e’ arrivata al Giglio questa mattina alle sei e ha seguito le operazioni di traino del relitto fuori dal porto. Al momento segue il convoglio mantenendosi a breve distanza seguita da vicino dalla Guardia Costiera. “Sembra che quest’incubo sia vicino alla fine. Oggi e’ un buon giorno per chi ha a cuore la tutela del mare e in particolare dei preziosi fondali dell’Arcipelago toscano, dai quali la Concordia si sta definitivamente allontanando- dichiarano dalla barca Alessandro Gianni’, direttore delle campagne di Greenpeace e Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente- saremo sereni pero’ solo quando il viaggio sara’ terminato senza impatti significativi per il Santuario dei Cetacei che stiamo attraversando”.
TUTTI PIU’ SOLLEVATI – “Direi che proprio” usando una “metafora di un enorme massa di ferro deposta sull’arcipelago della Toscana dopo che avra’ preso la via di Genova ci sentiremo tutti piu’ sollevati. E’ come se fosse stata tolta una pallottola che non avevamo cercato e che li’ si e’ conficcata”. Lo dichiara il presidente della Giunta regionale, Enrico Rossi a margine di una conferenza stampa di presentazione degli eventi toscani per Expo 2015. “Saremo venerdi’ all’isola del Giglio per vedere la parte che ancora resta, i ripristini da farsi che saranno un’operazione complicata, perche’ l’impatto ambientale c’e’ stato. Eppoi, vogliamo verificare in che modo dobbiamo rilanciare l’immagine dell’isola del Giglio che non sia legata soltanto alla presenza di questo mostro di ferro che contro l’isola si e’ scagliato tempo fa”. Tuttavia, Rossi mette in guardia da facili entusiasmi: “Tutta questa esaltazione, questo show, questo turbinio di progresso” non lo condivido. “Io penso ad esempio che sarebbe bene interrogarci come controllare meglio la navigazione nell’arcipelago toscano e nel santuario dei cetacei. Io penso-prosegue Rossi- che occorrerebbe sviluppare un progetto europeo per controllare dall’alto gli svernamenti in mare, altrimenti e’ inutile che si vada all’isola del Giglio e si facciano tanti proclami”.
ORA SI PENSI ALLA NAVIGAZIONE – “Al Giglio si e’ concentrato tutto questo show e questo turbinio mentre sarebbe meglio interrogarci come controllare meglio la navigazione nell’arcipelago toscano e nel santuario dei cetacei”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. La Toscana, ha aggiunto, “si e’ mossa lavorando insieme alle capitanerie di porto. Credo che sarebbe necessario sviluppare un progetto europeo per controllare via satellite gli sversamenti in mare”. Altrimenti, ha concluso Rossi, “e’ inutile che si vada al Giglio e si facciano tanti proclami. Lo Stato faccia lo Stato, l’Europa faccia l’Europa, noi come Regione faremo la nostra parte per il ripristino e il rilancio turistico dell’isola e di tutto l’arcipelago toscano”.
ANCORA TANTA RABBIA – “Provo oggi una sensazione bruttissima con tanta rabbia dentro. Il mio ricordo va alle vittime. La magistratura sta facendo la sua inchiesta ma spero che il responsabile, i responsabili paghino per questa tragedia assurda, paghino per i morti e nulla deve restare impunito. Lo scoglio non doveva essere preso”. Lo afferma all’Adnkronos il musicista catanese Antonello Tonna, uno dei superstiti della Costa Concordia, la nave da crociera naufragata nelle acque dell’isola del Giglio il 13 gennaio del 2012 e il cui relitto e’ in navigazione verso Genova dove sarà definitivamente smantellata. “Grazie al mio carattere positivo -aggiunge- non ho avuto nessun tipo di trauma. Ho superato abbastanza bene lo shock di questa tragedia anche se ricordo tutto con tanta tristezza soprattutto per le tante vite umane spezzate in una disgrazia che poteva benissimo evitarsi”. Antonello Tonna, che nella sua carriera di artista ha suonato diverse volte su navi da crociera, non dimentica ancora come proprio nella sera della tragedia smise di “suonare il piano alle 21.30. Era il secondo set che dovevo fare. Dopo appena 15 minuti, alle 21.45 ci fu il ‘botto’. Quella sera – ricorda Tonna- cantammo insieme ad una passeggera olandese, artista di successo di Rotterdam. La invitai, ricordo, a tornare dopocena per ricantare insieme ma poi fu il delirio”. “Fortunatamente poi, a pochi giorni di distanza dalla disgrazia – conclude il superstite della Costa Concordia– mi contatto’ dicendomi che si salvo’ con una scialuppa. Ci siamo risentiti e mi mando’ anche una canzone sulla tragedia della Concordia che ho tradotto in italiano tramite mia figlia e che si chiama ‘Il tempo si e’ fermato’…”.
FRANCIA, “NON SARA’ TOLLERATO IL MINIMO INQUINAMENTO – “Anche il minimo inquinamento non sara’ tollerato”: lo ha detto oggi a Parigi il ministro francese dell’Ecologia Se’golene Royal, che domani sara’ al bordo del Jason, la nave della marina militare francese che sorvegliera’ il passaggio della Costa Concordia al largo della Corsica. “Non abbiamo chiesto niente, stiamo subendo questa operazione”, ha aggiunto la Royal, per la quale sarebbe stato meglio smantellare la nave sul posto. Il ministro trova “spiacevole” il fatto che la Francia “inizialmente non era stata avvisata” della rotta prevista per la Concordia. “L’ho detto al ministro italiano dell’Ambiente – ha aggiunto – perche’ ci riguarda non solo dal punto di vista giuridico sapere se il transito avviene nelle nostre acque territoriali. Ma anche perche’ avviene nei pressi del Capo corso dove stiamo creando un parco naturale marino. Per questo bisogna stare attenti”. Le rassicurazioni delle autorita’ italiane la convincono solo “in parte” perche’, dice, “non tutto e’ controllabile” in un’operazione di questo tipo, che “e’ d’altra parte una grande prima” su cui inevitabilmente permane “un’incertezza tecnologica”.
SCHETTINO E IL SUO LIBRO – Francesco Schettino e’ a Ischia “per lavoro”: il comandante lo ha detto all’ANSA spiegando che si trova ospite dell’editore Graus per parlare del libro al cui progetto sta lavorando assieme ad una giornalista. Un libro, ha detto, che “raccontera’ i momenti salienti della mia vita, ma anche il processo e l’inchiesta, la mia intera vita d’uomo. Ora – ha detto – mi pare giusto e doveroso offrire una prospettiva diversa. Il libro, che conterra’ anche inediti, servira’ a fare capire bene come sono andati i fatti e a fare luce”. Le foto pubblicate che lo ritraggono in compagnia ad una festa sull’isola? “Se qualcuno ha piacere di farsi fotografare con me… Una foto non lo ho mai negato a nessuno ne’ quando ero comandante, ne’ ora. La considero una manifestazione di affetto e stima nei miei confronti”. La festa, ha spiegato Schettino, e’ stata proprio organizzata dall’editore, come fa ogni anno, con gli autori della casa editrice “e quest’anno ha voluto invitare anche me”.