I carabinieri del Noe, il nucleo operativo ecologico, hanno lasciato questa mattina l’Isola del Giglio dopo aver effettuato un’ispezione sui fondali dell’area di cantiere della Costa Concordia. I sommozzatori, su delega della procura di Grosseto, hanno effettuato un prelievo delle acque per valutare un’eventuale alterazione dello stato dei luoghi dopo le operazioni di rimozione del relitto. L’attivita’ rientra nell’ambito del fascicolo aperto nel luglio 2013 dalla Procura di Grosseto. L’ipotesi di reato per cui si procede e’ quella di disastro ambientale.
“Voglio con forza ringraziare gli uffici del ministero dell’Ambiente. In particolare la direzione generale per la protezione della natura e del mare che da due anni lavora intensamente sulla vicenda della nave Concordia per evitare che quella che e’ stata una tragedia della marineria diventasse un anche un disastro ambientale”. Cosi’ la sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani a margine dei lavori in Aula al Senato, dove viene esaminato il decreto competitivita’, risponde sul ‘viaggio’ della Concordia verso Genova.