Concordia: Legambiente, “stiamo attraversando il santuario dei cetacei”

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concordia 2Secondo giorno di navigazione per la Goletta Verde di Legambiente al seguito del relitto della Costa ‘Concordia’ che ieri ha lasciato l’Isola del Giglio. Dopo una breve sosta a Marciana Marina all’Elba, occasione per parlare con alcuni esperti di inquinamento da idrocarburi, la Goletta oggi fa il punto su una delle eccellenze incontrate nel viaggio verso Genova: il ‘Santuario dei Cetacei’, la prima area protetta al mondo dedicata alla protezione dei mammiferi marini. “Il primo giorno di navigazione e’ andato bene e ci auguriamo che tutto continui a procedere nel migliore dei modi- dichiara Giorgio Zampetti, responsabile scientifico nazionale di Legambiente-. Non dobbiamo pero’ dimenticare che il viaggio della Concordia verso Genova resta complesso, anche per la delicatezza dei luoghi attraversati. Ci troviamo infatti nel cuore del Santuario dei Cetacei, un’area naturalistica di pregio assoluto, gia’ sottoposta quotidianamente a sversamenti di idrocarburi, accidentali o meno, e da un importante inquinamento da plastiche. Manterremo quindi alta la vigilanza affinche’ si scongiuri qualsiasi ulteriore pressione antropica”. Il Santuario e’ stato istituito nel 1999 da Italia, Francia e Principato di Monaco su un tratto di mare di alto valore naturalistico che comprende 90.000 kmq di mare tra Liguria, Toscana e Sardegna, 5 parchi nazionali (Portofino, Cinque Terre, Arcipelago toscano, Arcipelago di La Maddalena e Asinara) e numerosi parchi regionali. La Goletta Verde Straordinaria fara’ oggi tappa a Capraia per incontrare Lisandro Benedetti Cecchi, professore di Ecologia Marina all’Universita’ di Pisa, e fare il punto proprio sullo stato di salute del Santuario dei Cetacei. Nel Santuario “si stima la presenza di circa 1000 balene, ben 40 mila fra stenelle, tursiopi e delfini comuni ed inoltre grampi, capodogli, zifi e globicefali. L’area e’, infatti, caratterizzata da fondali profondi e da correnti ascendenti che facilitano la formazione di grandi banchi di plancton, ideali per l’alimentazione dei cetacei”. “Speravamo in queste condizioni meteo e speriamo in un viaggio sereno fino a Genova. Oggi a farci compagnia abbiamo avuto anche un gruppo di stenelle, uno dei delfini che abitano nel Santuario dei Cetacei. Siamo qui per monitorare il trasporto e assicurarci che quest’area protetta a livello internazionale goda di una effettiva tutela”. Lo dichiarano dalla barca Alessandro Gianni’, direttore delle campagne di Greenpeace e Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente. La stenella striata e’ uno degli otto mammiferi marini del Santuario ed anche il piu’ comune, con una popolazione tra i 20 e i 45 mila esemplari, anche se l’ultimo censimento realizzato da Greenpeace ne ha mostrato un considerevole calo. Questa mattina, poi, al ‘convoglio’ al seguito della Costa Concordia si e’ avvicinata anche la nave della Marina Militare francese Jason, specializzata in decontaminazione, voluta dal ministro Segolene Royale per monitorare e intervenire nel caso in cui la salute del mare dovesse essere compromessa. “Questa dell’incomprensione tra Francia e Italia – con la prima che dichiara di non essere stata avvertita della rotta del convoglio – e’ una questione singolare proprio per via dell’accordo internazionale che lega Italia e Francia (e Principato di Monaco), e istituisce il Santuario, stabilendo un impegno allo scambio di informazioni per una efficace tutela dell’area”, concludono Ciafani e Gianni’.

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