“Questo viaggio scatena enormi emozioni: un grande senso di vicinanza alle persone che sono state colpite da questa tragedia e una grande soddisfazione per aver realizzato un’impresa senza precedenti”: cosi’ Alessandro Vettori, il supervisore di Costa Crociere per il progetto di rimozione, racconta l’ultimo viaggio della nave. Vettori si trova a bordo del Blizzard, il rimorchiatore cui spetta la responsabilita’ del convoglio. Lui e’ l’uomo che guarda la Concordia: passa la giornata con lo sguardo rivolto a poppa per verificare che non vi siano problemi al traino e che la nave proceda senza intoppi. “Le operazioni stanno procedendo meglio del previsto – dice da bordo di uno dei mezzi che scortano la nave – tutti i controlli effettuati non hanno evidenziato problemi. I rimorchiatori stanno procedendo al 65% della potenza e la velocita’ media e’ di 2,3-2,5 nodi anche se a seconda delle correnti si puo’ andare piu’ veloce o piu’ piano”. Attualmente la Concordia ha percorso oltre 120 miglia. Ne mancano dunque meno di 70 a Genova, dove dovrebbe arrivare all’alba di domenica. Li’ verra’ presa in consegna dagli otto piloti del porto che la porteranno in banchina. Fino ad allora pero’, per i circa 140 uomini impegnati nel convoglio tra tecnici ed equipaggi dei mezzi, non c’e’ un attimo di sosta. “C’e’ una grandissima serieta’ e professionalita’ – conclude Vettori – e tutti sono impegnati al massimo nelle attivita’ che gli sono state assegnate. Solo a Genova avremo finito”.
La Concordia sara’ alleggerita di 18.000 tonnellate di arredi e allestimenti nei primi cinque mesi di lavori presso la diga di Pra’ nel porto di Genova e il relitto dovrebbe cosi’ arrivare ad una immersione massima di 15 metri. Lo ha spiegato oggi il presidente dell’Autorita’ Portuale di Genova Luigi Merlo facendo il punto sui lavori in programmazione. “Nel dettaglio – ha spiegato Merlo – saranno demoliti e sbarcati gli arredi e gli allestimenti da ponte 14 a ponte 2, in particolare saranno rimossi effetti personali dell’equipaggio e dei passeggeri, saranno sbarcate tv, computer, lampade, frigobar, saranno smontate le finestre”. “Saranno quindi sbarcati materassi, tende, moquette e arredi non fissi – ha aggiunto il presidente del porto -, si procedera’ quindi a smontaggio degli arredi fissi e delle paratie divisionali, smontaggio delle condotte del condizionamento, dei tubi in plastica e degli impianti elettrici, demolizione e sbarco dei pavimenti e dei sottofondi, smontaggio e sbarco degli impianti delle cucine, delle riposterie e delle stazioni di condizionamento”. A quel punto “la struttura della nave e quindi il suo modulo di resistenza rimarranno invariati, anzi considerando l’effetto benefico dovuto alla sottrazione dei pesi si puo’ ritenere che si avra’ una condizione di stress strutturale minore rispetto a quella di arrivo del relitto” ha detto ancora Luigi Merlo. Durante le attivita’ di smantellamento i materiali saranno preliminarmente separati secondo le diverse tipologie e trasferiti con l’ausilio di muletti ed elevatori dal relitto alla diga e successivamente, tramite chiatte e con l’ausilio di due gru semoventi alla banchina di Voltri.