“I lavori stanno procedendo come previsto, senza alcun intoppo. Le condizioni meteo permettono di lavorare con tranquillità.” Lo ha detto il ministro dell’ambiente, Gian Luca Galletti, commentando l’avvio dei lavori di rigalleggiamento della Costa Concordia, all’isola del Giglio.
“Stamattina alle sei -ha sottolineato Galletti- è cominciata la fase di rigalleggiamento, con l’inizio dello svuotamento dei cassoni. Seguiremo con attenzione tutti i lavori per fare in modo che l’ambiente venga tutelato fino in fondo. Noi saremo inflessibili -ha concluso il ministro- su tutto ciò che capiterà.”
Un ‘gigante’ di 290 metri di lunghezza, 35 di larghezza, 70 di altezza e 114mila tonnellate di stazza lorda: in questi numeri e’ racchiusa la complessita’ delle operazioni di rimozione della Costa Concordia, naufragata all’isola del Giglio il 13 Gennaio 2012. Costata 450 mln di euro, il recupero costera’ alla compagnia marittima circa 1,2 mld. La nave, che poteva trasportare 3789 passeggeri e 1100 componenti di equipaggio, e’ entrata in navigazione a Luglio 2006, offrendo agli ospiti 13 ponti, quattro piscine salate, di cui due coperte, teatro a tre piani, cinema, 5 ristoranti e 13 bar, un’area benessere di 2100 mq e 1500 cabine. La concordia (a cui sono state affiancate le gemelle Costa Serena, nel 2007, e Costa Pacifica, nel 2009) e’ la piu’ grande nave passeggeri, per tonnellaggio, mai naufragata.
Nel processo di costruzione di tutte le strutture previste per le operazioni di parbuckling (il raddrizzamento della Concordia) e di rigalleggiamento, avvenute il 17 settembre 2013 sono state utilizzate più di 30mila tonnellate di acciaio, equivalenti a quattro volte la Tour Eiffel. LE PIATTAFORME Ci sono sei piattaforme: le tre più grandi misurano ciascuna 15×5 metri. Se poste tutte e sei in fila avrebbero una lunghezza equivalente a una volta e mezzo quella di un regolare campo di calcio. Sono sorrette da 21 pali, ciascuno del diametro di un metro e sei centimetri, conficcati nella roccia granitica e una profondità media di 9 metri. LE CATENE. Ci sono 56 catene di cui 22 installate sul lato dritto e che, passando sotto il relitto, sono ancorate al sistema di hold back towers. Ciascuna catena misura 58 metri di lunghezza e pesa 26 tonnellate. IL FONDALE ARTIFICIALE. Il fondale artificiale è composto da più di 1.180 sacchi di malta cementizia che, complessivamente, hanno un volume di più di 12mila metri cubi e pesano più di 16mila tonnellate. GLI SPONSONS. Sono 11 e fabbricati in acciaio e sono installati sul lato dritto del relitto: i due più grandi sono installati orizzonatalmente mentre i restanti 9 verticalmente. I BLISTER TANKS. Fabbricati in acciaio e installati alla prora del relitto, i due blister sono collegati l’uno con l’altro tramite una struttura tubolare. Misurano una lunghezza di 23 metri e un’altezza di 20 metri ciascuno e complessivamente hanno una profondità di 36 metri. Tutta la struttura pesa 1.700 tonnellate, l’equivalente di sette volte e il peso della statua della libertà. LA FLOTTA NAVALE. Vengono utilizzati 22 mezzi navali e 8 chiatte. Il ‘Leone’ e il ‘Micoperi30’ sono le due più grandi. Il Micoperi30 è lungo 122 metri, l’equivalente della Cattedrale di Notre Dame de Paris. Il ‘Leone’ è lunga 160 metri e mezzo, l’equivalente del Colosseo. LE PERSONE. Sono 500 le persone che lavorano al progetto, di cui: 120 subacquei, 70 addetti ai lavori di saldatura e carpenteria, 60 tecnici e piloti, 60 addetti alla logistica e alla sicurezza, 50 ingegneri, 140 membri dell’equipaggio impegnati a bordo di 30 mezzi navali e 10 biologi provenienti dall’Università La Sapienza e di Genova. Sono ventisei le nazionalità delle persone che lavorano al progetto.