Concordia: WWF, servono misure straordinarie di prevenzione per l’ambiente

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concordia 2“Un’operazione mai tentata prima al mondo merita misure straordinarie di prevenzione a tutela dell`ambiente”: lo chiede il Wwf che segue con attenzione le attività di rigalleggiamento della Concordia. Per l’associazione già da oggi, e in particolare nei giorni che saranno necessari per il traino del relitto della Costa Concordia dall`isola del Giglio a Genova, “il governo deve garantire che tutto proceda nella massima sicurezza per l`ambiente marino, dopo che il 30 giugno scorso il Consiglio dei ministri ha deciso di approvare irritualmente il progetto di trasferimento e smaltimento della nave da crociera”. Il Wwf ha chiesto inoltre al Commissario Gabrielli di “garantire che siano approntate tutte le misure e i mezzi per prevenire qualsiasi forma di inquinamento”, ricordando che saranno necessari almeno quattro giorni per trasferire dall`isola del Giglio a Genova alla velocità di 2,5 nodi e in condizioni di mare calmo, la nave da crociera da 114 mila tonnellate di stazza lorda e profondamente danneggiata. Si tratta di un viaggio di 200 miglia marine e – ha ricordato l’associazione – “in pieno Santuario internazionale dei cetacei, area di importanza naturalistica”.

Logo storico del WWF
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Inoltre – ha avvertito il Wwf – “la nave ha ancora a bordo 169.000 metri cubi di acque potenzialmente contaminate e 9.000 metri cubi di acque miste ad olio, mentre sono 163 i mc di carburante confinati nel motore”. Un’operazione delicata ma – ha ricordato il presidente Wwf Italia Donatella Bianchi – “il rigalleggiamento e il trasferimento del relitto concluderanno solo la triste vicenda della nave da crociera”. Infatti, come deciso nelle Conferenze dei Servizi del 15 maggio e del 25 giugno 2014, “ora si dovrà garantire il ritorno alla normalità all’Isola del Giglio, procedendo alla rimozione del cantiere, al ripristino dei luoghi e al risarcimento del danno ambientale”. E soprattutto su questo il Wwf oggi ha chiesto garanzie al governo: “Il capitolo ambiente non potrà ritenersi chiuso con lo smantellamento della Costa Concordia e, oltre alla bonifica completa dell`area di cantiere e ripristino, si dovrà procedere al risarcimento del danno ambientale, valutato prudenzialmente da Ispra in oltre 13 milioni di euro”.

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