“Abbiamo allestito una unita’ di crisi presso la Capitaneria di Porto di Genova per seguire in ogni istante la Costa Concordia attraverso i nostri monitor che sono collegati agli strumenti di bordo del relitto. In questo modo conosciamo, istante per istante, la posizione della nave e del convoglio”. Cosi’ Giovanni Calvelli, capo dell’ufficio relazioni esterne della direzione marittima di Genova, spiega le misure adottate dalla Capitaneria di Porto del capoluogo ligure per l’ultimo viaggio della Costa Concordia che entro domenica arrivera’ sotto la Lanterna per poi essere smantellata e smaltita. Nella sala dove e’ stata allestista l’Unita’ di crisi sono stati posizionati “tre monitor – ha spiegato Calvelli – che raccolgono i dati provenienti da sorgenti diverse. Tra queste, l’Ais (automatic identification system, ndr), i radar costieri che ci formiscono il quadro della situazione in tempo reale, le telecamere del porto in grado di monitorare in tempo reale il nostro targhet di interesse, le centrali meteo, la centrale di comunicazione. Quando la nave sara’ a due miglia dallo scalo saliranno a bordo i piloti del porto di Genova, che suggeriranno la rotta migliore per l’avvicinamento, l’approccio all’imboccatura di Pra’-Voltri e il successivo rimorchio di poppa fino allo spigolo interno della diga, di fronte al terminal Vte, dove sara’ ormeggiata. Tutto questo avverra’ sotto il controllo dell’autorita’ marittima di Genova, che entrera’ in gioco per dare al convoglio tutte le informazioni necessarie alla navigazione”. “Questa Unita’ di crisi – ha poi spiegato Calvelli – e’ stata allestita con strumenti all’avanguardia per garantire la piu’ ampia sinergia tra le istituzioni coinvolte nell’operazione, soprattutto nel caso in cui dovesse verificarsi un’emergenza nella fase di trasferimento o di ormeggio”. Il capo dell’Ufficio Relazioni Esterne della Direzione Marittima di Genova ha poi ricordato l’istituzione di una ‘zona rossa’ “ampia circa 18 miglia quadrate in cui sara’ interdetta la navigazione e le attivita’ subacquee nella fase di avvicinamento al porto. Le nostre unita’, oltre a presiedere i momenti piu’ delicati dell’operazione, vigileranno anche per tenere lontani i curiosi: per questo – ha concluso -raccomandiamo a tutti i diportisti di evitare di avvicinarsi al convoglio rimanendo a distanza di sicurezza di 3 miglia nautiche”. Fin dalle prime ore dell’operazione di rimorchio della Concordia, e’ stato instaurato un contatto costante e diretto tra il coordinatore dei mezzi di assistenza al convoglio imbarcato su nave Diciotti della Guardia Costiera e la Capitaneria di Porto di Genova.