La febbre d’estate non è un’eventualità così rara come si pensa. Può manifestarsi, ad esempio, in seguito ad un colpo di calore, in cui la pelle si arrossa, diventa molto calda e secca, la sudorazione è assente e possono subentrare anche uno stato di confusione o perdita di coscienza e persino le convulsioni. CAUSE E SINTOMI: Tra le cause più frequenti di febbre estiva: l’insolazione, gli sbalzi di temperatura dovuti a variazioni climatiche o a cause indotte dall’uomo (come l’aria troppo fredda e spesso viziata prodotta dai condizionatori), lo stress, i virus. Ad esempio, la fine della scuola comporta nei bambini un brusco cambio di abitudini, mentre gli studenti sono impegnati negli ultimi sforzi per le sessioni d’esame estive. L’ambiente esterno di certo non aiuta, mettendo a dura prova i sistemi di autoregolazione dell’organismo, generando sintomi come: debolezza, raffreddore, naso chiuso, mal di gola, febbre che raggiunge anche i 39 gradi, dolori articolari e addominali, disturbi gastrointestinali. La prima regola da rispettare è non farsi prendere dal panico, affrontando la febbre con calma e lucidità, in modo da evirare stress inutili. Scopritevi il più possibile, soprattutto quando la febbre è molto alta, in modo da lasciar “respirare” il corpo, applicate del ghiaccio o un fazzoletto bagnato in acqua fredda su polsi, caviglie e fronte, stendetevi a letto, non forzatevi nel consumare pasti abbondanti, prediligendo piccoli bocconi e cibo facile da digerire.
Riposo, idratazione e alimentazione equilibrata sono il modo il migliore per riprendersi in fretta, dato che la sintomatologia, in soggetti sani, si risolve senza complicazioni in pochi giorni. E se ad essere colpiti dalla febbre estiva sono i bambini? Fateli bere più del solito per evitare la disidratazione : niente tè o caffè, somministrando acqua, latte, succhi ecc. Se i piccoli hanno poca voglia di bere, aggiungete nella bevanda dello zucchero o offritegli assieme una cannuccia per divertimento.Occhio ai sintomi più comuni della disidratazione, tra cui: la poca urina, la pelle secca (specie le labbra), le poche lacrime quando piangono e, nei neonati, una fontanella infossata. Non compriteli eccessivamente. Se il bimbo ha brividi, basta mettergli addosso una copertina leggera ma appena questi scompaiono o sente caldo, rimuovetela per consentire al corpo di disperdere calore. Non forzatelo a mangiare se non ha voglia, dato che lo si può alimentare tranquillamente con liquidi nutrienti. Non è detto che il piccolo, anche con la febbre, stia male, dato che ogni bimbo malato è diverso dall’altro e ci può essere uno che, con 39° C di febbre, ha voglia di giocare e uno che, con 37,5°C, non se la sente.
Non forzate i bambini a letto, assicurandovi semplicemente che non facciano sforzi fisici eccessivi. Anche le spugnature con acqua tiepida possono essere utili: mettete il bimbo in una vasca con poca acqua tiepida, immergendo spesso la spugna e facendola scorrere addosso per una ventina di minuti. Se al piccolo vengono i brividi, occorre aumentare leggermente la temperatura dell’acqua. Le spugnature possono essere effettuate anche a letto, se il bambino non ha voglia di alzarsi. E’ sufficiente riempire una bacinella di acqua tiepida e usare una spugna per bagnare leggermente la sua pelle. In caso di tracheiti, laringiti e faringiti con febbre, i farmaci di prima scelta per il bambino sono il paracetamolo e l’ibuprofene. Tuttavia, la febbre non va combattuta per forza, anzi è un meccanismo difensivo dell’organismo che proprio così favorisce la guarigione. Quindi, se la febbre non è elevata e il bambino non è disturbato, tanto vale aspettare la guarigione spontanea. PREVENZIONE: Per prevenire la febbre estiva, ricordatevi di indossare abiti leggeri, chiari, in cotone, con un cappello che protegge la testa dai penetranti raggi solari e non esagerate con l’aria condizionata: una temperatura troppo bassa, infatti, potrebbe esporre l’organismo a pericolosi sbalzi termici se si viene a creare un’eccessiva differenza con la temperatura esterna alla nostra abitazione. Questa accortezza va adottata sia di giorno che di notte, quando è meglio non andare al di sotto dei 24-25°C. Il freddo eccessivo, inoltre, può provocare congestione e disidratazione delle prime vie aeree.