Andiamo quest’oggi alla scoperta di un bellissimo arcipelago nell’ovest delle Filippine, quello di Palawan, dove sorge un fiume sotterraneo, il Puerto Princesa, intorno al quale è presente un parco nazionale come pochi, sorto dapprima nel 1971 al fine di preservare l’intero habitat naturale e faunistico della zona, divenuto patrimonio UNESCO nel 1999, e rientrante nelle 7 meraviglie naturali del mondo moderno dal 2012. Facilmente raggiungibile per mezzo dell’aereoporto internazionale di Puerto Princesa a 50 km dal parco, esso comprende principalmente la catena montuosa “San Paolo” ed una grossa parte della costa occidentale dell’arcipelago in cui esso sorge.
Intorno al fiume, lungo circa 8 km e navigabile solo per 4,3 km, domina un ambiente carsico e calcareo, maggiormente riscontrabile nella grotta con la quale termina l’intero fiume prima di sfociare nel mar Cinese Meridionale, caratterizzata dalla forte presenza di stalattiti e stalagmiti, e soggetta alle maree oceaniche.
L’ecosistema del parco è molto variegato: molte delle svariate foreste in esso presenti sorgono o su suoli calcarei, nei quali sono state impiantate anche piante come la begonia o la schefflera, o ancora su suoli montani o su rocce ultrafemiche, dove si riscontrano molte specie di arbusti o bambù; ma si hanno anche foreste sempreverdi, nelle quali si riscontrano specie come il Dracontomelon dao o l’Intia bijuga; e si hanno persino foreste fluviali, dove ci sono specie come l’ Homonoia riparia e, per concludere, foreste di mangrovie, che sorgono particolarmente lungo il fiume Sabang.
Sul piano faunistico, dominano poi gli uccelli, le cui specie presenti sono 195 sul totale delle 254 specie di vertebrati riscontrati all’interno del parco, con ben 15 specie endemiche dell’arcipelago Palawan: tra essi si hanno ad esempio maggioritariamente il codaracchetta testablu, il Bucero delle Palawan e l’assiolo delle Palawan. Nel parco sono tuttavia presenti anche circa 30 specie di mammiferi, tra cui i macachi dalla coda lunga, la piccola lontra orientale artigliata, lo scoiattolo volante delle Palawan, 8 specie di pipistrelli e circa 19 di rettili, 8 delle quali endemiche, come pitoni o varanus, o vari tipi di tartarughe; poco presenti sono inveci gli anfibi (circa 10 specie), fra i quali va tuttavia citata la Rana acanthi. Relativamente agli invertebrati ivi presenti, i più frequenti sono i lepidotteri (con specie come la farfalla Trojana), il ragno megalomorfo, il Thereupoda o anche l’Amblypygius; al livello marino si hanno infine zone intercotidali, praterie ed anche barriere coralline.
Grandi progressi sono stati ultimamente fatti da parte del governo delle Filippine relativamente alla tutela di questo sito, e tutto ciò ha comportato l’esponenziale aumento del turismo in questa zona, il che ha conseguentemente aumentato l’importanza naturale ed economica di questo parco per tutta la nazione.